Il Sole 24 Ore

Aziende europee, utili 2016 previsti in flessione

L’indagine Thomson Reuters stima, tra le aziende dello Stoxx 600, profitti giù del 2,2% nell’anno e del 5% nel terzo trimestre

- My. L.

pMentre le Borse volteggian­o, in preda a una volatilità esasperata dalle mille incertezze che le tengono i n ostaggio, l’economia reale non se la cava molto meglio. Le ultime stime di Thomson Reuters sugli utili delle maggiori aziende europee quotate nell’indice Stoxx 600 mostrano infatti per il terzo trimestre 2016 un calo del 5% rispetto all’analogo periodo del 2015. Idem per le stime sui ricavi: nel terzo trimestre 2016 sono previsti in calo del 4% rispetto a un anno fa. La Borsa mostra isterismo e volatilità, dunque, ma l’economia reale non sta molto meglio. Il quadro complessiv­o dell’Europa quo- tata sui listini mostra una ripresa molto difficile.

Si tratta ancora di stime, sebbene il terzo trimestre si sia chiuso da settembre, perché ancora non tutte le aziende hanno pubblicato i dati economici relativi a quel periodo dell’anno. Quelle che lo hanno fatto, in realtà, hanno in molti casi battuto le previsioni degli analisti. Fino a ieri pomeriggio, 266 aziende tra le 600 incluse nell’indice Stoxx avevano già diffuso i dati sugli utili del terzo trimestre 2016: di queste il 57,5% ha battute le stime degli analisti. Mediamente - secondo le serie storiche di Thomson Reuters che partono nel 2011 - in un trimestre solo il 49% delle imprese va meglio di quanto pronostica­to. In media le aziende che hanno già pubblicato i bilanci trimestral­i, hanno battuto le stime del 7,5%. Questo significa che quest’anno le imprese europee hanno mostrato un calo degli utili rispetto all’anno scorso (ripetiamo, del 5%), ma il loro andamento è stato un po’ migliore di quello che gli esperti si sarebbero aspettati. Dati meno brillanti, invece, per i ricavi: in questo caso, tra le imprese che hanno già diffuso i dati definitivi, solo il 46,5% ha fatto meglio delle previsioni, ma nel complesso le aziende hanno registrato fatturati inferiori a quanto previsto dello 0,9%.

Questi dati dimostrano che le Borse si muovono su una realtà industrial­e che non ha ancora superato il guado della crisi. Tra l’altro le previsioni degli analisti sui conti del terzo trimestre 2016 sono state riviste costanteme­nte al ribasso da giugno ad oggi: se le aziende stanno battendo le previsioni, dunque, è anche perché queste stime erano state abbondante­mente ridimensio­nate nel corso dei mesi.

Per l’intero 2016 gli analisti si attendono - secondo i dati Thomson Reuters - utili in calo del 2,2% rispetto al 2015: da 410,6 a 401,7 miliardi di euro. I cali maggiori - secondo le previsioni - li subiscono il settore energetico (-19,9%), quello finanziari­o (-12,9%) e quello tecnologic­o (-11,9%). In compenso sono previsti in forte aumento i profitti delle aziende del settore materie di base (+11,2%), ma soprattutt­o quelle del comparto beni di consumo ciclici: +21%.

I SETTORI Nel corso dell’anno previsti in pesante calo i profitti delle società energetich­e e finanziari­e, in forte aumento quelli dei «consumi ciclici»

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