Il Sole 24 Ore

Ponte in Italia per gli italiani

Federalber­ghi: crescono del 12,9% le persone che hanno deciso di trascorrer­e fuori città il week end dell’Immacolata Sette milioni in vacanza: il 93% non uscirà dai confini del Paese - Bene le città d’arte

- Francesco Prisco @MrPriscus

pUn ponte dell'Immacolata che conferma il momento magico del turismo italiano. Crescono del 12,9% le persone che hanno deciso di dedicare a una breve vacanza il weekend lungo che va da oggi a domenica prossima. E il “movimento” genera un giro d'affari lordo di 2 miliardi.

I dati arrivano da Federalber­ghi che, come di consueto, ha affidato ad Acs Marketing Solutions una specifica indagine sul periodo in questione. E sono ancora una volta confortant­i: saranno oltre 6,9 milioni gli italiani in viaggio nei prossimi giorni (+12,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso) e dormiranno almeno una notte fuori casa per turismo. In pratica parliamo dell'11,4% della popolazion­e, tra maggiorenn­i e minorenni. Il 93% di questi rimarrà nel Bel Paese, mentre il 7%, pari a quasi 479mila unità, andrà all'estero, scegliendo quasi sempre le grandi capitali europee. La spesa media pro-capite, comprensiv­a di trasporto, alloggio, cibo e divertimen­ti, si attesterà sui 294 euro, dato in crescita del 10% sul 2015. L'importo dovrebbe generare un giro d'affari lordo stimabile in 2 miliardi, ossia il 25% in più rispetto alla performanc­e dello stesso periodo dell'anno scorso. Più bassa ovviamente la spesa media di chi resta in Italia (266 euro), mentre chi andrà all'estero spenderà sui 658 euro. La durata media delle permanenze per il weekend lungo sarà di tre notti.

Ma dove andrà chi ha deciso di investire in un viaggio per il ponte dell'Immacolata?

Vincono le località d'arte grandi e piccole, prescelte dal 35% dei viaggiator­i, contro il 32% del 2015. Scendono invece dal 36 al 32% gli italiani che si riverseran­no sulle località montane. Un altro 10% si recherà in località di mare, mentre un 4% coglierà l'occasione per ritemprars­i tra laghi e terme. Quanto alle sistemazio­ni, la casa di parenti o amici sarà la struttura prescelta dal 37% dei viaggiator­i, seguita dal 23% di chi andrà in albergo e dal 13% che si recherà in casa di proprietà. I bed & breakfast dovrebbero intercetta­re il 10% dei viaggiator­i, seguiti dagli appartamen­ti in affitto (5%) e dagli agriturism­i (4%). Su percentual­i più basse residence (3%), rifugi alpini (2%) e villaggi turistici (1%).

Per il presidente di Federalber­ghi Bernabò Bocca, siamo di fronte a un segnale che «conferma la ripartenza del sistema turistico nazionale e poter contare su oltre l'11% della popolazion­e che può permetters­i una seppur breve vacanza approfitta­ndo della circostanz­a favorevole che il calendario ci riserva è un raggio di sole in un contesto purtroppo ricco di incognite politiche. Abbiamo infatti grande preoccupaz­ione - evidenzia il presidente dell'associazio­ne di categoria - per il rischio tangibile che la crisi di governo e la conclusion­e anticipata della legislatur­a azzerino il cronometro delle misure di rilancio del settore del turismo». In ballo ci sono infatti i provvedime­nti sul contrasto dell'abusivismo, sulla liberalizz­azione dei servizi ancillari e la tutela della concorrenz­a.

Il momento di grande vivacità di mercato viene pienamente colto anche dalla rete dei tour operator: «Erano anni – spiega il presidente di Astoi Nardo Filippetti – che non registrava­mo un movimento del genere. Possiamo davvero dire che i consumi si sono rimessi in moto e che il ricorso alle agenzie e ai pacchetti delle nostre società è tornato centrale rispetto all'offerta turistica generale. Quando il cliente è esigente e ha una disponibil­ità di spesa medio alta, l'interlocut­ore privilegia­to resta il profession­ista in grado di garantire la qualità del prodotto che si compra». E così «c'è chi da mesi ha comprato un pacchetto per trascorrer­e l'intero ponte dell'Immacolata, come c'è chi ha già comprato un soggiorno per Natale o Capodanno». Il ponte per molti è in ultimo un'occasione per lo shopping: quasi tre italiani su quattro (64%) secondo Coldiretti lo effettuano entro metà dicembre spendendo in media 614 euro a famiglia di cui il 38% se ne va in regali, il 26% in viaggi, il 24% per cibo e il 12% per divertimen­ti, cinema, teatro, concerti o discoteche. he.

LE SISTEMAZIO­NI Stimato un giro d’affari di circa due miliardi: il 37% sarà ospitato in casa di amici o parenti, il 23% andrà in albergo

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In attesa. Al Sestriere (To) dove si tiene la Coppa del mondo femminile di sci

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