Il Sole 24 Ore

UniCredit, stretta sul dossier Pekao

La cessione potrebbe essere annunciata già oggi

- Carlo Festa

pUniCredit sta per chiudere la cessione di Bank Pekao al gruppo assicurati­vo polacco Pzu e al fondo statale Pfr.

Lo afferma, secondo quanto riporta Bloomberg, l’emittente polacca Radio Zet secondo cui i documenti sulla cessione verranno siglati in queste ore e l’operazione­potrebbe esse- re annunciata già oggi. La banca, contattata in merito all’indiscrezi­one e alla tempistica dell’operazione, ha risposto con un «no comment». In caso di esito positivo si tratterebb­e di un altro importante tassello in vista del piano del ceo Mustier che sarà annunciato la prossima settimana a Londra.

pS tarebbe i ntanto prendendo forma l’operazione di valorizzaz­ione del pacchetto di 20 miliardi di sofferenze di UniCredit. Secondo indiscrezi­oni il progetto prevedereb­be la costituzio­ne di un veicolo dove verrà scorporato il maxi-pacchetto di sofferenze del gruppo di piazza Gae Aulenti: in questo stesso veicolo entrà come socio nella tranche junior un fondo di private equity. A monte del veicolo verranno invece probabilme­nte utilizzate le Gacs statali e ci sarà una tranche mezzanino. Proprio in vista di questo obiettivo finale avrebbero presentato offerte per la tranche j unior 3 gruppi finanziari specializz­ati in Npl, cioè Fortress, Pimco e Cerberus.

Qualcosa di più su questo progetto, come su altri dossier come Pioneer, si dovrebbe sapere in occasione della presentazi­one da parte del numero uno Jean Pierre Mustier del piano industrial­e di UniCredit il prossimo martedì 13 dicembre.

Tutte queste operazioni sono finalizzat­e al lancio, attorno a febbraio, di un aumento di capitale che ha come asticella massima circa 13 miliardi di euro di iniezione.

Ma questa soglia non sarebbe definita e sarebbe variabile in relazione all’entità delle dismission­i e anche alle possibili perdite che verranno accusate sull’operazione di pulizia successiva alla cartolariz­zazione dei 20 miliardi di non performing loan.

Di sicuro, prima della presentazi­one del piano, UniCredit punta a chiudere la vendita di Pioneer, per la quale è stata concessa un’esclusiva ad Amundi, e, come detto forse già oggi, di Pekao nonostante sia fissata a lunedì 12 la scadenza del periodo di esclusiva per le le trattative con il consorzio polacco PzuPfr, che dovrebbe acquistare il 29% di Pekao. Inoltre Unicredit potrebbe vendere un’altra quota di Fineco tramite collocamen­to agli istituzion­ali.

Oggi Unicredit è al 35% di Fineco e, secondo gli analisti di Equita, potrebbe continuare a consolidar­e la controllat­a anche con una quota attorno al 30%. Il lock up del precedente collocamen­to scade nel 2017.

Nel frattempo, in merito a

IL CANTIERE La partita polacca potrebbe chiudersi già oggi Martedì prossimo il ceo presenterà le strategie Per le «sofferenze» gara a tre

un possibile i ntervento di Stato sugli istituti in difficoltà, c’è da sottolinea­re la presa di posizione dello stesso Mustier , che ha confermato come Unicredit andrà avanti con il proprio piano di rilancio nonostante la crisi politica. Insomma, lo Stato italiano non scenderà in campo per garantire l’istituto di piazza Gae Aulenti, che può avvantaggi­arsi della sua dimensione europea agli occhi degli investitor­i istituzion­ali.

«Faremo da soli - ha risposto Mustier entrando alla Scala per la prima sull’eventualit­à di un intervento statale. In più sulla crisi politica ha commentato «L’italia è un Paese fantastico. Per noi le elezioni non creeranno problemi». Il manager non ha voluto commentare l’entità dell’aumento di capitale che potrebbe essere fino a 13 miliardi. «Aspettate martedì» ha detto.

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