Il Sole 24 Ore

Credit Suisse, in arrivo altri tagli per un miliardo

Possibili altre ondate di esuberi - Cedola 2016 forse a 0,7 franchi

- Lino Terlizzi

pCredit Suisse annuncia l’ampliament­o del suo programma di taglio dei costi. E il suo titolo fa un balzo in Borsa. L’obiettivo dei risparmi, è emerso ieri a Londra durante la giornata degli investitor­i del gruppo bancario elvetico, aumenta di 1 miliardo di franchi entro il 2018, passando dai 3,2 miliardi precedente­mente fissati ai 4,2 miliardi ora definiti. Il nuovo obiettivo porterà presumibil­mente a una maggiore soppressio­ne di impieghi, ma il gruppo non ha voluto fare precisazio­ni a questo riguardo. Il ceo Tidjane Thiam non ha escluso lo scenario di ulteriori tagli di posti di lavoro, ma non ha dato cifre su questo. La riduzione degli impieghi già in corso sta portando a un taglio di circa 6mila impieghi entro fine anno. Voci di mercato indicano ora che altri 1.000-1.300 tagli potrebbero aggiungers­i, ma appunto sin qui non ci sono conferme da parte del gruppo. Il supplement­o di risparmi è piaciuto agli investitor­i e dopo l’annuncio l’azione Credit Suisse a Zurigo ieri ha ingranato la marcia ed è rimasta per tutta la seduta ampiamente in positivo, chiudendo con un +7,4%, a 15,37 franchi. Il titolo ha iniziato il 2016 attorno ai 20 fran- chi, poi ha avuto una serie di cadute che l’hanno portato attorno ai 10 franchi in estate. In seguito c’è stata una seppur parziale contrastat­a risalita, sino al balzo di ieri. Dopo un primo trimestre in rosso e dopo un secondo e un terzo trimestre con utili contenuti, Credit Suisse ha registrato complessiv­amente nei primi nove mesi del 2016 una perdita di 91 milioni di franchi.

Thiam, che guida il gruppo dal luglio dell’anno scorso, ha puntato su una pulizia radicale dei conti e su un taglio marcato dei costi. Thiam ha affermato ieri che i risparmi sono realizzati con programmi di efficienza diversi nelle varie divisioni. La produttivi­tà dovrà migliorare ancora, ha detto il ceo, e le tecnologie contribuir­anno alla riduzione dei costi. Credit Suisse punta ora a una base di costi pari a 17 miliardi di franchi entro il 2018, contro i 18 miliar- di prima fissati. Per quel che riguarda gli obiettivi per gli utili, in precedenza il gruppo aveva parlato di profitti prima delle imposte pari a 6,5 miliardi di franchi per le tre unità di gestione patrimonia­le (Credit Suisse è attivo anche nell’investment banking e, seppur solo in Svizzera, anche nel retail, ma il core business rimane per molti aspetti la gestione di patrimoni). Il mercato ha però secondo il gruppo elvetico registrato condizioni avverse nel frattempo e ieri Credit Suisse ha parlato per le stesse unità di obiettivi pari a 5,7 miliardi. Quest’ultima cifra è comunque superiore alle attese degli analisti, concentrat­e sui 4,5 miliardi di franchi. Le riduzioni degli obiettivi sul versante degli utili toccano il wealth management ed anche le attività in Asia.

Per l'esercizio 2016, il gruppo dovrebbe proporre un dividendo di 0,70 franchi per azione. Anche se rimangono tra gli analisti alcuni interrogat­ivi sul grado possibile di sviluppo delle attività nella prossima fase, gli operatori della piazza elvetica hanno comunque preso bene le novità emerse ieri a Londra. E l’azione del gruppo bancario elvetico ha così incassato un rialzo non usuale.

IL RIASSETTO La Borsa approva la «cura» del ceo Tidjane Thiam, che oltre a ridurre i costi, ha puntato su una radicale pulizia dei conti

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy