Detassazione, intesa per gli studi
Firmato l’accordo quadro fra Confprofessioni e sindacati
Al via la detassazione della produttività per i dipendenti degli studi professionali. Grazie all’accordo quadro nazionale firmato martedì scorso a Roma da Confprofessioni e dalle sigle sindacali Fisascat-Cisl, Uiltucs e Filcams-Cgil le strutture professionali potranno accedere, infatti, ai benefici fiscali legati all’erogazione dei premi di produttività.
Il modello scelto lascerà ai singoli studi la facoltà di sceglie- re gli indici e gli obiettivi di produttività, così come i criteri di misurazione più adatti alle caratteristiche del contesto di riferimento.
L’intesa raggiunta prevede l’applicazione, con effetto dal 1° gennaio scorso, delle disposizioni previste dalla legge di Stabilità per l’anno in corso, a cui si deve la reintroduzione della misura agevolativa. In favore dei lavoratori che abbiano percepito nell’anno precedente un reddito da lavoro dipendente fino a 50mila euro è prevista, quindi, l’applicazione di una cedolare secca del 10% sostitutiva dell’Irpef alle somme corrisposte per incrementi di produttività entro il limite d’importo complessivo annuo di 2mila euro lordi, che salgono a 2.500 euro per le imprese che coinvolgano pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro.
Si tratta di limiti superati dalla nuova legge di Bilancio per il 2017 - che porta a 80mila euro il limite di reddito e a 3mila e 4mila euro le somme annue detassate a seconda che vengano o meno coinvolti i lavoratori nell’organizzazione lavorativa (si veda l’articolo sopra) - le cui novità sono destinate a essere recepite negli accordi a partire dal prossimo gennaio.
L’intesa appena firmata dovrà a questo punto essere recepita a livello territoriale. L’accesso all’imposta agevolata è subordinato, quindi, all’esecuzione di contratti aziendali o territoriali sottoscritti dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. Saranno le rappresentanze regionali a tradurre in accordo territoriale quanto previsto dall’intesa a livello nazionale.
L’accordo ha valore retroattivo e si applicherà a tutte le somme erogate in relazione a incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione a partire dal 1° gennaio 2016.
Il lavoratore potrà scegliere di percepire il premio di produttività, interamente o parzialmente, sotto forma di beni e servizi, anche attraverso il sistema di bilateralità del settore.