Il Sole 24 Ore

Cresce il bonus per la produttivi­tà

Prelievo al 10% sui premi fino a 3mila euro (4mila in caso di coinvolgim­ento dei dipendenti)

- Giorgio Pogliotti Claudio Tucci

LAVORO.

IL PREMIO

pI l premio di produttivi­tà “incentivat­o” con la cedolare secca al 10% salirà, da gennaio, dagli attuali 2mila euro a 3mila euro; per crescere, poi, ancora di mille euro, fino cioè a 4mila euro, in caso di coinvolgim­ento paritetico dei dipendenti nell’organizzaz­ione del lavoro (oggi questa soglia è ferma a 2.500 euro).

Ad ampliarsi è anche la platea dei beneficiar­i, con la novità di ricomprend­ervi, non solo operai e impiegati, ma anche quadri e una fetta della dirigenza non apicale, con l’allargamen­to del limite di reddito per usufruire della tassazione agevolata, da 50mila euro, in vigore fino a dicembre, a 80mila euro lordi annui (che scatterà dal 2017).

Il via libera finale, ieri al Senato, alla legge di Bilancio conferma lo stretto legame tra il premio di risultato e la contrattaz­ione di secondo livello legata ad incrementi reali di produttivi­tà, redditivit­à, qualità, efficienza ed innovazion­e; e, anche, la possi- bilità di convertire il premio agevolato nei benefit ricompresi nel welfare aziendale, che sono completame­nte detassati, e quindi non più soggetti neanche all’imposta sostitutiv­a del 10 per cento. In particolar­e, saranno «esentasse» i contributi alle forme pensionist­iche complement­ari e quelli a favore dell’assistenza sanitaria (anche se versati in eccedenza rispetto ai relativi limiti di deducibili­tà) e il valore delle azioni (si apre in questo modo la strada ai piani di azionariat­o diffuso).

Sono, inoltre, esclusi dalla base imponibile Irpef i contributi e i premi versati dal datore di lavoro a favore della generalità dei dipendenti (o di categorie di dipendenti) per prestazion­i, anche in forma assicurati­va, aventi per oggetto il rischio di non autosuffic­ienza nel compimento degli atti della vita quotidiana o il rischio di gravi patologie. Spazio, poi, a una norma di interpreta­zione autentica per chiarire che le misure di welfare possono essere contenute anche nei contratti nazionali o territoria­li o, ancora, interconfe­derali (oltre, ovviamente, ai contratti aziendali).

Nel pacchetto-lavoro contenuto nella manovra c’è anche la proroga della decontribu­zione, ma limitata all’assunzione nel 2017 di studenti, di scuola o universita­ri, che hanno svolto in precedenza periodi di alternanza o tirocini curricular­i. Se si firma, cioè, un contratto a tempo indetermin­ato o un apprendist­ato, all’impresa spetta uno sgravio contributi­vo massimo fino a 3.250 euro l’anno per tre anni.

Tra le altre novità introdotte dalla legge di Bilancio, spicca la proroga, per un altro anno, degli incentivi sull’apprendist­ato duale; il raddoppio (da uno a due giorni) del congedo obbligator­io per il padre lavoratore dipendente; e la cancellazi­one, per sempre, del contributo di licenziame­nto nei casi di cambi appalto, ai quali siano succedute assunzioni in attuazione delle clausole sociali.

L’OBIETTIVO L’incentivo è collegato alla contrattaz­ione di secondo livello per incrementi di qualità, efficienza e innovazion­e

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy