Farinetti in rotta con Bastianich su Eataly in Borsa
Dietro le quinte, lo sbarco a Piazza Affar i
Dai tavoli dell'Osteria della Pace si gode una vista mozzafiato sulla Freedom Tower e sul Memorial 9/11, il mausoleo delle Torri Gemelle: è il ristorante dentro Eataly, il nuovo negozio aperto a New York da Oscar Farinetti. Inaugurato lo scorso agosto, Eataly, è preso d’assalto ora che iniziano le feste. Eppure sarà un Natale ai ferri corti tra Farinetti e Joe Bastianich, la celebrity chef che ormai spopola in Italia, socia in affari di Eataly in America.
pQuestioni di soldi, tanti, si sussurra nei salotti di New York: il futuro sbarco a Piazza Affari di Eataly. Un colpo da 2-3 miliardi di euro. Farinetti ha in mente una valutazione da «Blue Chip» di Borsa: per la star di MasterChef in ballo un possibile incasso di un centinaio di milioni. Per il bis a New York, il primo Eataly è stato aperto in un altro luogo iconico il Flatiron. L’imprenditore dei cibi locali e sani, ha scelto uno spazio gigantesco, dentro al centro commerciale sorto accanto all’Oculus con una grandissima sala per aperitivi-eventi e street food. Pochi giorni fa, Farinetti ha pure tagliato il nastro di un altro a Boston, che si aggiunge a New York e Chicago: una marcia trionfale. Tutti questi locali fanno capo alla Eataly Distribuzione Usa, controllata di Eataly, di cui è azionista al 48% anche la B&B Hospitality, l’impero dei Bastianich, che si squaderna in 25 ristoranti tra America e Asia:oltre a Joe, divo da 15 milioni di dollari, sua madre Lidia (la regina della cucina italiana in America); più Mario Batali, altra istituzione culinaria di New York e la famiglia ebrea di Adam e Alex Sa- per.
Piccolo riassunto: Eataly è controllata dalla holding Eatinvest che è la cassaforte della famiglia Farinetti. Due anni fa è entrato il banchiere d’affari Giovanni Tamburi con una quota del 19%, al prezzo di 120 milioni; quest’anno invece sono state liquidate le Coop, socie dentro Eataly Distribuzione, con un assegno 40 milioni (tranne la Coop Alleanza che è salita al piano superiore con una quota dell’1,3%). Tamburi, dopo il successo di Moncler, vorrebbe replicare con Eataly, portandola in Borsa. Solo che avere quei soci al piani di sotto, nella Eataly Distribuzione, è un po’ un problema: in vista di un’Ipo, meglio sarebbe avere tutti gli azionisti allo stesso livello. Così per tutto il 2016 negli uffici di Tip hanno studiato un riassetto: far salire Bastianich&C. sopra Eataly, alla pari della famiglia Farinetti. Da Milano offrono un pacchetto pari all’8% di Eataly in cambio del 48% della controllata: Joe, Lidia e Batali diventerebbero il terzo socio di Eataly dietro Farinetti e Tamburi. Ma gli americani non ci stanno, vorrebbero di più. Contro il parere delle banche d’affari, il patron di Eataly ha rilanciato, alzando la posta all’11%. Ma nemmeno il ritocco è stato gradito: il tandem Bastianich-Batali vorrebbe una clausola che garantisca almeno il 13% se la quotazione non raggiungerà i 2,5 miliardi di euro. A quel punto Farinetti ha alzato bandiera bianca: stop al riassetto, la star Joe rimarrà al piano di sotto. E pazienza se la struttura societaria non sarà perfettamente lineare.
Negli ultimi giorni pare però che ci sia stato un riavvicinamento. Secondo indiscrezioni, il piano di portare Bastianich e soci dentro la capogruppo Eataly sarebbe stato solo congelato: verrà riattivato a ridosso della quotazione.