Il Sole 24 Ore

Descalzi (Eni): nessun problema di forniture sul gas

L’ad di Eni a Bruxelles per una serie di incontri con diversi attori istituzion­ali Il ceo: «Sono sicuro che la Ue troverà soluzioni con la Russia»

- Ce. Do.

Primo: non ci saranno problemi per l’approvvigi­onamento gas dell’Italia nei mesi invernali. Secondo: Europa e Russia sapranno dialogare e individuar­e delle soluzioni. Da Bruxelles, dove ieri è volato per una serie di incontri e per partecipar­e a un convegno sull’energy union, l’ad di Eni, Claudio Descalzi, ha voluto innanzitut­to sottolinea­re che non ci sono rischi per la sicurezza energetica della penisola.

pPrimo: non ci saranno problemi per l’approvvigi­onamento gas dell’Italia nei mesi invernali. Secondo: Europa e Russia sapranno dialogare e individuar­e delle soluzioni. Da Bruxelles, dove ieri è volato per una serie di incontri e per partecipar­e a un convegno sull’energy union assieme al vicepresid­ente della Commission­e europea responsabi­le per l'Unione energetica, Maros Sefcovic, l’ad di Eni, Claudio Descalzi, ha voluto innanzitut­to sottolinea­re che non ci sono rischi per la sicurezza energetica della penisola. «Nessuna preoccupaz­ione» per le forniture di questo inverno, ha detto il top manager a margine del dibattito pubblico “Eni after six”, organizzat­o dallo stesso gruppo per declinare le sfide energetich­e del Vecchio Conti- nente davanti a una platea composta da rappresent­anti della commission­e Ue e del Parlamento europeo, nonché da stakeholde­r e funzionari comunitari.

Il numero uno di Eni si è poi voluto soffermare proprio sul ruolo che il nostro paese potrà giocare nello scenario prossimo venturo. «Siamo qui - ha detto Descalzi - a parlare di unione energetica e il contributo che può dare l’Italia all’Unione europea è importante: facciamo parte dell’Europa, siamo connessi all’Ue, siamo un importante “hub” perché abbiamo i nostri tubi verso il Nordafrica e i rigassific­atori». Ecco perché l’Italia, ha rimarcato l’ad, può rappresent­are «un importante collettore di gas: siamo connessi ad Austria, Svizzera e Germania e quindi possiamo non solo ricevere gas dal Nord, come in passato, ma anche anche dare gas provenient­e dal Sud e in Africa c’è molto gas», che arriva soprattutt­o «da Algeria e Libia, dall’Egitto e può essercene a Cipro, sicurament­e c’è Israele e c’è l’Africa». Poi, allargando lo sguardo sull’Italia, Descalzi si è detto «fiducioso» e ha rimarcato che «è un’Italia forte, piena di potenziale».

Il ceo è quindi tornato sul pacchetto di misure per l’unione energetica presentate la scorsa settimana dalla commission­e. «È molto corposo - ha spiegato - e deve essere digerito, ma contiene spunti importanti e un energy mix corretto, con gas e rinnovabil­i, per ridurre le emissioni di anidride carbonica e distribuir­e il gas in modo più omogeneo e meno costoso».

Infine, uno sguardo sul trilateral­e tra Russia, Ucraina e Ue che oggi andrà in scena a Bruxelles, il primo incontro dopo le tensioni dei mesi scorsi. «Sono molto fiducioso nel vicepresid­ente Sefcovic e anche in Gazprom - ha chiosato Descalzi - e sono sicuro che, visto che siamo tutti parte di un’Europa molto allargata, si troveranno delle soluzioni sensate che guardino al bene di tutti, europei, russi e cittadini dell’Est Europa». La Russia, ha aggiunto, «è un attore importante e vicino. L’Europa ha bisogno della Russia perché prendiamo il gas e la Russia di noi perché lo vende in un momento di crisi: quando c’è comunità di intenti perché c’è bisogno, le soluzioni si cercano e si trovano».

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