Swascam a caccia di vulnerabilità

Una piattaforma tecnologica che aiuta a individuare le vulnerabilità e supporta le aziende del comparto industriale sulla strada della trasformazione digitale: questa è la proposta di Swascan, startup che ha ricevuto da Cisco Italia il premio speciale in occasione dell’edizione 2016 del Premio Marzotto. Il riconoscimento permetterà all’azienda di far parte di un programma di mentorship di tre mesi a diretto contatto con l’azienda californiana, con l'obiettivo di affinare la propria proposta di soluzioni, accedere a incontri di accelerazione e proporsi a clienti, partner, investitori e corporate executive. Swascan nasce da un’idea di Raoul Chiesa, uno dei massimi esperti di cybersecurity al mondo, e Business Competence, una realtà italiana che ha vinto numerosi premi internazionali e nazionali nell’ambito dello sviluppo software. Al Sole24ore risponde uno dei co-founder della startup, Pierguido Iezzi.

Perché avete pensato a Swascan?

Il progetto prende letteral- mente vita durante una cena con Raoul Chiesa. Il passaggio, dall’idea alla messa in opera, è stato immediato e completamente autofinanziato. L’intento era quello di poter garantire e sviluppare una piattaforma di security testing completamente italiana, che permettesse il monitoraggio delle vulnerabilità delle Web Application, la scansione della rete e l’analisi del codice sorgente. Un’unica piattaforma, insomma, che garantisse la rilevazione, l’analisi e la gestione dei rischi informatici. Con il vantaggio di essere accessibile in cloud attraverso un modello “as a service” e “pay for use”.

Avete nuovi round di finanziamento in corso?

Abbiamo completato qualche mese fa un primo round che ha portato nella compagine societaria il Venture Incubator Key Capital e ci stiamo predisponendo per un secondo round per supportare la crescita. Le prospettive di fatturato? Swascan è nata solo otto mesi fa e siamo operativi sul mercato da circa sei mesi.