Durata e importo incidono sul costo da sostenere
Se si chiede un anticipo pensionistico elevato, l’importo della pensione futura rischia di ridursi in modo consistente, tanto più se il reddito di partenza è alto e se la durata dell’Ape consistente.
Difficile calcolare la convenienza dell’Ape perché non risulta essere sempre immediata. Le considerazioni da approfondire sono simili a quelle elaborate in caso di una richiesta di un prestito. Il lavoratore, infatti, a fronte di un reddito netto percepito immediatamente (l’Ape infatti non è gravato da imposizione fiscale) deve rendersi disponibile a ricevere una pensione finale Inps più contenuta principalmente per due motivazioni. La prima relativa al mancato versamento dei contributi nel corso degli ultimi anni di servizio. La seconda dovuta all’applicazione, per i primi venti anni di pensione, della rata per la restituzione del prestito ricevuto. Ciò comporta una attenta pianificazione del tutto.
Richiedere, infatti, un anticipo troppo elevato potrebbe comportare la maturazione di una pensione finale Inps decisamente più contenuta rispetto all’Ape percepito in precedenza, specialmente se il pensionamento è avvenuto con diversi anni di anticipo. L’impatto è confermato dalle proiezioni elaborate per due lavoratori con una retribuzione annua lorda di 30mila e 75mila euro. La valutazione è operata con riferimento ai redditi netti che saranno percepiti dai lavoratori nell’anno immediatamente precedente la cessazione dal servizio, nel periodo di percezione dell’Ape e al pensionamento definitivo.
I risultati evidenziano come sia decisamente complesso per un lavoratore individuare l’opzione più in linea con le esigenze individuali. Se si chiede troppo Ape infatti, e si chiede troppo presto, si riceve una drastica riduzione del reddito netto percepito al pensionamento definitivo (per l’imposizione fiscale e la rata del prestito da restituire). Se si chiede troppo poco, invece, si ha unApe molto più contenuto rispetto al reddito netto percepito in attività di servizio (e meno variazioni al pensionamento).
Gli effetti crescono al crescere del reddito percepito. I calcoli effettuati sono ancora preliminari perché diversi elementi debbono ancora essere chiariti e dovranno essere disciplinati da un decreto del presidente del Consiglio dei ministri. Un meccanismo complesso che, in un quadro già complicato, sicuramente non aiuterà la semplificazione del nostro mercato del lavoro (e che dovremo spiegare per bene, specialmente agli investitori esteri).