Così il nuovo Qe
1 ALLUNGAMENTO DEGLI ACQUISTI
Alla conferenza stampa dopo la riunione del board il presidente della Bce Mario Draghi ha annunciato un prolungamento del programma di acquisto di titoli, il cosiddetto QE. La scadenza originaria, fissata per il settembre 2017, è stata allungata di nove mesi, quindi fino alla fine dell’anno. In questo modo, ha osservato qualche analista, lo “scudo” della Bce sarà attivo per l’intero periodo che vede in Europa importanti scadenze elettorali: in marzo le politiche in Olanda, forse quelle italiane; in aprilemaggio le presidenziali francesi e in settembre le politiche in Germania.
2 RIDUZIONE DELL’AMMONTARE MENSILE
L’allungamento del QE fino alla fine del 2017 ha però comportato, a partire da aprile, una riduzione dell’ammontare mensile degli acquisti, che passeranno così da 80 a 60 miliardi di euro. Il presidente della Bce Mario Draghi ha dovuto conciliare due pressioni opposte. Una riguarda la ripresa, in corso ma tutt’ora fragile, dell’Eurozona, esposta a variabili geopolitiche importanti (Brexit ed elezione Trump). L’altra vede la crescente insofferenza da parte dei tedeschi nei confronti di un programma che secondo Berlino toglierebbe l’incentivo alle riforme strutturali in molti Paesi.
3 AMPLIAMENTO DEI TITOLI ELEGGIBILI
Contrariamente alle aspettative ,le misure a riguardo non hanno coinvolto il tetto della percentuale acquistabile delle singole emissioni e del singolo emittente. Questo limite non è stato portato al 50% ma è restato al 33%. La novità riguarda invece la possibilità di acquisto sulle scadenze più a breve. Prima la scadenza minima dei titoli acquistabili era fissata a due anni. Da marzo sarà possibile condurre operazioni anche su titoli di scadenza a un anno. Ciò amplia le possibilità di scelta da parte della Banca centrale europea.
4 TITOLI CON RENDIMENTI NEGATIVI
L’altro parametro di una certa importanza ad essere stato modificato riguarda la possibilità di acquisto di titoli a rendimento negativo. Il limite attuale oltre il quale non si poteva scendere era del -0,4%. Con il prolungamento del QE la Banca centrale europea potrà scendere al di sotto di questa soglia. Ciò potrebbe comportare per alcune Banche centrali nazionali acquisti con perdite potenziali. In generale l’annuncio di Draghi è stato visto come una preparazione “soft” al tapering, cioè a una riduzione progressiva del ritmo degli acquisti.