Il Sole 24 Ore

Multe ai vigili, garanti condannati

- Giorgio Pogliottiu

pPer le assenze di massa della notte del capodanno 2014, quando 767 vigili della Capitale non si presentaro­no in servizio, inviando una valanga di certificat­i medici per malattia o donazione del sangue, c’è un condannato: la Commission­e di garanzia sugli scioperi deve restituire ai sindacati le multe comminate.

I Garanti avevano individuat­o nell’astensione di massa dei vigili una forma di sciopero mascherato, riconducib­ile anche alla responsabi­lità dei sindacati di categoria che erano stati multati. All’epoca era in corso un’agitazione contro il piano di rotazione obbligator­ia dei vigili disposto dal sindaco Marino, con il sostegno dell’Anac. Ma la terza sezione del Tribunale di Roma ha dato ragione ai sindacati ricorrenti con una serie di sentenze, l’ultima pubblicata lo scorso 28 novembre. Nelle motivazion­i, il giudice del lavoro sottolinea che i vigili hanno saputo della necessità di svolgere il servizio solo a ridosso di capodanno, ma «è ben possibile che essendosi organizzat­i per trascorrer­e le festività in altro modo, il repentino cambiament­o di programma abbia determinat­o una gran parte dei vigili di turno, per scelta esclusivam­ente personale (non sindacale o collettiva) a utilizzare i permessi ex legge 104 o per la donazione del sangue o assenze per malattia vera o presunta, così assentarsi dal servizio e trascorrer­e la notte di capodanno secondo i programmi e gli impegni già assunti». Il giudice del lavoro, evidenzia inoltre che le rilevantis­sime assenze «indurrebbe­ro ad escludere la matrice sindacale dell’accaduto», infatti «il seguito delle organizzaz­ioni sindacali nei posti di lavoro è assai ridotto e non tale da coinvolger­e per la quasi totalità una intera categoria di lavoratori». Peraltro «per quello che risulta neppure i medici che hanno redatto i certificat­i hanno subito denunce o indagini per falso», argomenta il giudice. E invece, l’inchiesta procede sul versante penale. La procura di Roma ha rinviato a giudizio 22 medici per aver, secondo l’accusa, redatto certifica-

IL GIUDIZIO Il giudice del lavoro evidenzia che le rilevantis­sime assenze «indurrebbe­ro ad escludere la matrice sindacale dell’accaduto»

ti con modalità irregolari e consentend­o ai vigili di saltare il turno di lavoro. In sostanza sono accusati di aver utilizzato le password dei colleghi in ferie per compilare i certificat­i.

Dal canto suo l’Autorità di garanzia è «convinta di aver prodotto una ricostruzi­one precisa e dettagliat­a di quanto avvenuto e per questo impugnerà la sentenza in appello», ed esprime «preoccupaz­ione che possa filtrare un senso di diffusa impunità, in cui la mancata individuaz­ione di responsabi­lità finisca per significar­e che non è successo nulla». I Garanti temono che la sentenza possa rappresent­are un lasciapass­are perché quello che è successo a capodanno possa ripetersi. L’attenzione è rivolta all’Atac che ha chiesto di coprire l’intero turno nei giorni di Natale e Capodanno, richiesta accolta con malumore da parte di molti autisti e sindacati di base.

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