Generali, Moody’s conferma rating IFS
pMoody’s conferma il rating IFS di Assicurazioni Generali SpA a Baa1. Contestualmente, Moody’s ha confermato il rating degli strumenti di debito emessi o garantiti da Generali (Baa2 senior debt; Baa3 senior subordinated debt; Ba1(hyb) junior subordinated debt). L’outlook è stabile. Moody’s ha dichiarato che la conferma dei rating di Generali, con outlook stabile, «riflette soprattutto la diversificazione di business del Gruppo al di fuori dell’Italia». Pekao) in vista del possibile aumento di capitale da 13 miliardi a febbraio.
Se tutto dunque andrà secondo le attese, ci sarebbe dunque secondo il Sole 24 Ore già in programma un prestito ponte a favore del gruppo francese da parte di un consorzio bancario (capitanato dalla banca d’affari americana Goldman Sachs) per anticipare ad Amundi una cifra attorno ai 2 miliardi che dopo l’aumento verrebbe rimborsata quasi totalmente alle banche.
Nelle casse di Unicredit potrebbero finire tra i3 e i 3,5 miliardi di euro. Pioneer possiede infatti circa 325 milioni di cash che, se inclusi nella transazione, potrebbero spingere il prezzo di acquisto vicino a 3,5 miliardi. Si tratterebbe così della maggiore operazione di acquisto di Amundi dalla creazione del gestore nel 2010 grazie alla fusione delle attività di gestione fondi di Credit Agricole e Societé Generale.
Con l’integrazione di Pioneer, Amundi si collocherebbe al terzo posto tra gli asset manager europei, dietro Allianz ed Axa, e davanti a Deutsche Bank, Bnp Paribas e Ubs. L’Italia rappresenta già il maggiore mercato per Amundi, esclusa la Francia, con 40 miliardi di asset in gestione. Resta da capire se un’acquisizione da parte di Amundi porterà a una riorganizzazione e a tagli dell’organico dell’asset manager italiano. I riflettori sono comunque sul Cda Unicredit di lunedì e sulla presentazione del piano strategico di martedì a Londra da parte di Jean Pierre Mustier, quando ci potrebbe essere il varo dell’operazione Pioneer.
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