La mancata conoscenza del Pvc non blocca l’avviso al socio di Srl
pIl socio di Srl che si vede notificare un avviso di accertamento per imputazione dei redditi non dichiarati dalla società non può eccepire la mancata conoscenza del processo verbale di constatazione (Pvc) – e dei relativi allegati – che sia stato consegnato solo all’altro socio e amministratore unico. È sufficiente che l’Agenzia abbia notificato al contribuente l’avviso di accertamento intestato alla società, nel quale sono richiamate, in sintesi, le conclusioni del Pvc.
Così ha deciso (sentenza 1176/01/2016 depositata lo scorso 23 novembre) la Ctp di Caltanissetta (presidente Monteleone, relatore Porracciolo), con riferimento a una “chiamata in causa” del socio sulla base del noto principio – di matrice giurisprudenziale – di trasparenza delle società di capitale a ristretta base familiare (nel caso di specie, due fratelli). Si tratta del principio per cui il reddito presuntivamente evaso dalla società viene attribuito pro quota ai soci anche in assenza di elementi probatori riguardanti la relativa percezione (ex multis, Cassazione 8294/2013).
Nella fattispecie, il contribuente, socio non amministratore, aveva ricevuto sia la notifica di copia dell’accertamento diretto alla società, sia quello a lui intestato per l’imputazione, ai fini Irpef, del presunto dividendo non dichiarato. Egli, tuttavia, si doleva del fatto che l’accertamento si basasse integralmente su un documento a lui sconosciuto, vale a dire il Pvc redatto dalla Guardia di finanza e consegnato all’amministratore unico della società, fratello del contribuente, ma non a lui personalmente.
Pur considerando l’ultimo periodo del comma 2 dell’articolo 42 del Dpr 600/1973 – secondo cui «se la motivazione fa riferimento ad un altro atto non conosciuto né ricevuto dal contribuente, questo deve essere allegato all’atto che lo richiama salvo che quest’ultimo non ne riproduca il contenuto essenziale» – la Commissione osserva che «non vi è norma tributaria che preveda la formale comunicazione di un atto che riguarda un soggetto terzo (società) al soggetto sottoposto a verifica in conseguenza delle risultanze emesse presso il terzo», rifacendosi a giurisprudenza della Cassazione riferita al socio di società di persone (sentenza 6330/2002), ma che è stata confermata anche verso il socio di Srl (5645/2014).
Ricordiamo che per le società di persone è stato affermato che al socio può essere notificata anche solo la cartella esattoriale (Cassazione 7836/2015) o addirittura l’avviso di mora (16713/2016) senza il preventivo avviso di accertamento, mentre altrettanto non può accadere per le Srl (8701/2014).
Si tratta di un tema assai delicato in cui vanno bilanciate esigenze diverse, anche per la non operatività del litisconsorzio necessario (Cassazione 441/2013), tipico, invece, delle società di persone. L’assimilazione giurisprudenziale del socio di Srl a ristretta base a quello di Snc – che comunque prevede l’esistenza di un accertamento valido a carico della società (Cassazione 20870/2010) – potrebbe in alcuni casi travolgere la differente posizione in cui si trovano tali soci, talvolta all’oscuro dell’amministrazione e dei rilievi che il fisco ha contestato, oltre che privi dei documenti necessari alla difesa.