Addizionali ferme anche nel 2017
Prorogato il blocco degli aumenti dei tributi comunali e regionali a tutto il 2017, con l’eccezione della Tari. La legge di bilancio estende la previsione della legge 208/2015, costringendo comuni e regioni a confermare le misure 2015. Comuni e regioni non possono aumentare aliquote e tariffe relative a qualsiasi entrata tributaria. Ne consegue che, anche per l’ anno prossimo, a livello comunale, non potranno essere elevate addi- zionale comunale all’Irpef, Imu, Tasi, Tosap, imposta sulla pubblicità e canone sull’istallazione dei mezzi pubblicitari, trattandosi di prelievo avente natura tributaria. Nessun divieto sussiste per il Cosap, il canone sull’occupazione alternativo alla Tosap, in quanto entrata di carattere patrimoniale. Ugualmente fuori dal blocco è la Tari, sia nella sua versione classica tributaria, che prevede l’applicazione dei criteri stabiliti dal Dpr 158/1999, sia nella forma della tariffa corrispettivo dovuta a fronte della misurazione puntuale dei rifiuti conferiti. Il divieto di elevazione della pressione tributaria comprende l’istituzione di nuovi tributi (imposta di soggiorno e imposta di scopo) e la revoca di agevolazioni già accordate. Pertanto eventuali aliquote ridotte deliberate nel corso del 2016 non potranno essere aumentate. Al riguardo, va segnalato che, secondo le Faq delle Finanze, non è neppure ammissibile un aumento di aliquota compensato da una riduzione riferita a un’altra fattispecie. In tale eventualità, il contribuente è legittimato ad applicare la misura inferiore e a disapplicare quella superiore, facendo riferimento all’aliquota vigente del 2016. Anche per il 2017 è possibile confermare la maggiorazione Tasi dello 0,8 per mille, relativa agli immobili diversi dall’abitazione principale con delibera consiliare. A livello regionale, il divieto riguarda l’Irap e l’addizionale regionale all’Irpef. Le Regioni in accertato disavanzo sanitario applicano l’elevazione dell’ l’Irap nella misura dello 0,15% e dell’Irpef per lo 0,3 per cento.