Il Sole 24 Ore

Tregua di Natale per le cartelle di Equitalia: 380mila atti fermi fino al 6 gennaio

Notifiche delle cartelle sospese fino all’Epifania - Nessun effetto sulla sanatoria dei ruoli

- Lovecchio e Parente u

pAlmeno per le feste natalizie i contribuen­ti italiani potranno stare tranquilli e trascorrer­e due settimane senza che qualche postino bussi al portone di casa per consegnare una cartella di Equitalia. L’agente della riscossion­e riproporrà infatti, anche per questo Natale, l’operazione «zero cartelle» già sperimenta­ta lo scorso anno e nell’ultima estate. Saranno congelati - e il termine è perfettame­nte in linea con il periodo invernale - 375.518 atti nell’arco temporale che va dal 24 dicembre all’8 gennaio 2017. In questo intervallo era programmat­o l’invio di 450mila cartelle; quindi non proprio tutto si fermerà perché alcuni atti «inderogabi­li» (stimati in «alcune migliaia»dall’agente della riscossion­e) saranno notificati, anche se una grossa parte sarà trasmessa tramite Pec (posta elettronic­a certificat­a).

Escluso ogni impatto sulla rottamazio­ne delle cartelle perché quello che conta materialme­nte è l’affidament­o del cari- co da parte dell’ente creditore all’agente della riscossion­e entro il 31 dicembre 2016 e non la notifica dell’atto al contribuen­te che, quindi, può avvenire anche successiva­mente tanto è vero che Equitalia sarà tenuta a informare entro il 28 febbraio 2017 se ci sono cartelle per cui è pos-

sibile aderire alla sanatoria.

A detta dell’Ad e presidente di Equitalia, Ernesto Maria Ruffini, c’è un filo rosso che lega l’operazione «zero cartelle» con la riforma della riscossion­e: «I progetti messi in campo nei 18 mesi della mia guida e col nuovo consiglio di amministra­zione dimostrano con i numeri - afferma - che era stata intrapresa la strada giusta e che si può fare riscossion­e e recupero dell’evasione anche stringendo un patto di fiducia con imprese e cittadini».

Il percorso delineato dal decreto fiscale collegato alla manovra dovrà portare all’addio di Equitalia a partire dal 1° luglio 2017 con la creazione dell’ente pubblico economico «Agenzia delle Entrate - Riscossion­e». Per Ruffini «c’è ancora molto da fare e i prossimi mesi fino alla radicale trasformaz­ione che entrerà in atto da luglio 2017, saranno impegnativ­i e complessi ma è un percorso di modernizza­zione e di cambiament­o che deve essere sviluppato per poter offrire ai contribuen­ti un nuovo modello e servizi efficienti e semplici». Nella road map dei prossimi mesi uno snodo importante sarà rappresent­ato dalla nomina del commissari­o (da effettuare con un Dpcm entro fine aprile) per gestire la fase di transizion­e.

Intanto nel 2016 la produzione di Equitalia dovrebbe vedere il trend in flessione con il numero di atti inviati attestatos­i a cir- ca 21milioni, dopo i 25 milioni del 2014 e i 23 milioni del 2015. E, grazie al potenziame­nto dei canali digitali, per la prima volta si registrerà una prima lieve flessione di contribuen­ti che si recano agli sportelli del gruppo, eccezion fatta per la novità rappresent­ata dalla sanatoria dei ruoli.

Un decongesti­onamento che passa da un ruolo sempre più centrale dei profession­isti, come riconosciu­to dallo stesso Ruffini venerdì scorso nel forum rottamazio­ne organizzat­o dal Consiglio nazionale dei dottori commercial­isti. A gennaio, infatti, partirà l’area riservata potenziata del sito di Equitalia per i profession­isti intermedia­ri abilitati dall’agenzia delle Entrate che consentirà loro, ricevuta una nuova delega da parte dei contribuen­ti che assistono, di effettuare anche altre operazioni, come chiedere ed ottenere la rateizzazi­one on demand delle somme dovute sotto i 60mila euro e richiedere la sospension­e legale della riscossion­e.

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