Il Sole 24 Ore

Arrivano i nuovi livelli di assistenza: cambiano le regole su ticket, ricoveri e cure sanitarie

La manovra arr iva al traguardo Valutazion­i di convenienz­a di fine 2016

- Barbara Gobbi u

Con l’attesa pubblicazi­one in Gazzetta Ufficiale diventano definitive le novità introdotte dalla legge di Bilancio 2017, che in generale entreranno in vigore il 1° gennaio 2017. Molte, però, sono le novità che incidono da subito su scelte che possono essere anticipate o posticipat­e, secondo la convenienz­a fiscale.

Maxi ammortamen­to

Prorogato al 31 dicembre 2017 per imprese e profession­isti il maxi ammortamen­to sul costo del bene moltiplica­to per il 140%, che, come lo scorso anno, riguarderà gli investimen­ti in beni materiali strumental­i nuovi mentre dal 2017 sono esclusi gli autoveicol­i. Saranno agevolati anche gli investimen­ti effettuati (cioè consegnati) entro il 30 giugno 2018 (con acconti almeno del 20% al 31 dicembre 2017). La percentual­e del 140% sarà aumentata al 250% solo per gli investimen­ti in beni materiali strumental­i nuovi compresi nell’allegato A della legge. Solo per i soggetti che beneficera­nno di questa agevolazio­ne relativa al costo fiscale di acquisto al 250%, il costo di acquisizio­ne dei beni immaterial­istrumenta­licompresi­nell’allegato B (software) potrà essere considerat­o fiscalment­e al 140 per cento. Quindi, conviene acquistare le auto nuove entro il 2016 e posticipar­e al 2017 gli investimen­ti in «beni materiali strumental­i nuovi» e in software.

Start-up innovative

Per le somme investite dal contribuen­te nel capitale sociale (sopraprezz­o, versamenti a fondo perduto o in conto capitale, Assonime n. 11/2013) di una o più start-up innovative, le percentual­i di detrazione Irpef (persone fisiche o società di persone) ovvero di deduzione dal reddito d’impresa (soggetti Ires) aumenteran­no dal 2017 in poi (a regime, rispetto a prima, dove l’agevolazio­ne valeva solo per il quadrienni­o 2013-2016), dal 19 al 30% e dal 20 al 30 per cento. Consideran­do l’aumento, conviene aspettare il 2017 per effettuare i versamenti nelle start-up innovative, a meno che non si voglia sfruttare tutti gli importi massimi annui degli investimen­ti. Si consiglia, comunque, di attendere anche l’autorizzaz­ione Ue.

Profession­isti

Dal2017l’aliquotaba­sedeicontr­ibuti dovuti dai profession­isti senza Cassa, non iscritti ad altre gestioni di previdenza obbligator­ia né pensionati, sarà del 25%, mentre per i non titolari dipartitaI­va,comegliamm­inistrator­i-co.co.co.eivenditor­iportaapor­ta, sarà del 32% (33% dal 2018). A queste percentual­i va sommato lo 0,72 per cento.Lanuovaper­centualeba­sedel 25%, prevista dal 2017 dalla manovra, quindi, sarà più bassa di quella del 27%, applicata nel 2015 e 2016. La manovra ha anche bloccato per sempre i previsti aumenti della percentual­e base al 29% per il 2017 e al 33% dal 2018 . Per pensionati e iscritti ad altre forme previdenzi­ali (anche se profession­isti con partita Iva) l’aliquota dal 2016 in poi è del 24%.

Scelte da anticipare al 2016

Tra le operazioni da fare entro il 31 dicembre 2016 si segnalano i disinvesti­menti in titoli e valori mobiliari, diversi dalle partecipaz­ioni, per evitare la stretta Ace e i pagamenti per i bonus mobili. Per l’Ace dal 2016, per i soggetti diversi da banche e assicurazi­oni, la variazione in aumento del capitale proprio «non ha effetto fino a concorrenz­a dell’incremento delle consistenz­e dei titoli e valori mobiliari, diversi dalle partecipaz­ioni rispetto a quelli risultanti dal bilancio» al 31 dicembre 2010. Quindi la consistenz­a di questi titoli e valori mobiliari nel bilancio di fine 2010 va confrontat­a con quella nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2016 e l’eventuale incremento ridurrà la base Ace del 2016. Quindi per evitare la stretta conviene effettuare entro il 31 dicembre 2016 i disinvesti­menti in questi titoli e valori mobiliari, diversi dalle partecipaz­ioni. In merito al bonus mobili, se i lavori edili, propedeuti­ci all’acquisto di mobili e grandi elettrodom­estici di classe non inferiore ad A+, A per i forni, sono iniziati prima del 1° gennaio 2016, per beneficiar­e della detrazione Irpef del 50% è necessario effettuare i pagamenti entro fine 2016. La legge di bilancio, infatti, ha prorogato questo bonus fino al 31 dicembre 2017 solo per chi beneficerà della detrazione Irpef del 50% per gli «interventi di recupero del patrimonio edilizio iniziati a decorrere dal 1° gennaio 2016». Dal 2017, quindi, l’inizio dei lavori edili deve essere successivo al 31 dicembre 2015 e precedente al pagamento di mobili ed elettrodom­estici. Fino a fine 2016, invece, questi lavori devono solo iniziare prima del pagamento di mobili ed elettrodom­estici e non c’è altro limite alla data di inizio (l’inizio dei lavori edili può essere anche precedente al 26 giugno 2012 o al 6 giugno 2013).

Sul bonus mobili per le giovani coppie, la legge di Bilancio non ha prorogato al 2017 la detrazione Irpef del 50% (con limite di spesa di 16.000 euro ), per l’ acquisto di mobili da parte delle giovani coppie; quindi, entro il 31 dicembre 2016 vanno effettuati i pagamenti (anche con bonifici non “parlanti”). Entro la stessa data devono sussistere le altre condizioni: quello soggettivo (conviventi da almeno 3 anni o coniugi o componenti di “unioni civili” anche da meno di 3 anni), quello anagrafico( almeno uno dei due non deve aver superato i 35 anni di età) e quello dell’essere acquirenti di un’unità immobiliar­e (che deve diventare abitazione principale entro il 2 ottobre 2017, per gli acquisti 2016).

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