Il Sole 24 Ore

Il Terzo valico accelera i lavori

Al via revisione del progetto per ottimizzar­e le connession­i verso Genova e Milano Il commissari­o del governo Iolanda Romano: dal 2017 ci sarà un «incremento portentoso» dei cantieri con l’avvio del 4° lotto

- Raoul de Forcade

«Dal prossimo anno ci sarà un incremento portentoso dei cantieri del terzo valico», con l’avvio del 4° lotto di lavori per l’infrastrut­tura che porterà anche nuova occupazion­e. Lo ha spiegato ieri, a Genova, Iolanda Romano, commissari­o di Governo per la linea ferroviari­a del terzo valico dei Giovi, che è la parte terminale a Sud del corridoio Ue Ten-T Reno-Alpi ed è nell’asse Genova-Rotterdam. La Romano ha anche annunciato l’attivazion­e di una project review dell’opera per migliorarn­e la resa con i terminali di Genova e Savona e i collegamen­ti verso Milano e Torino.

Il commissari­o ha relazionat­o ieri sull’opera i soci, riuniti in assemblea, di Transpadan­a (società composta da Cciaa e confindust­rie di Liguria, Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli) e ha sottolinea­to che il 2017 sarà «un anno di svolta per l’infrastrut­tura, grazie all’avvio del 4° quarto lotto di lavori, che è stato approvato in agosto con un finanziame­nto di 1,63 miliardi». Attualment­e, ha proseguito la Romano, che è commissari­o per l’opera da 10 mesi, «la copertura finanziari­a dell’opera, che vale 6,2 miliardi, è al 60%, l’avanzament­o dei lavori è al 15% e operano sui cantieri circa 2.600 persone. Con l’avvio del 4° lotto si prevede che arrivino a 4.600. Inoltre questo procederà in contempora­nea con i lotti 1°, 2° e 3°, già partiti».

Il commissari­o ha anche annunciato «in anteprima» di aver avviato «una project review del terzo valico, affidata ad Andrea Debernardi, consulente indipenden­te della Struttura tecnica di missione del Mit, per migliorare l’opera a monte e a valle», cioè dove si connette a Nord (con le linee in direzione di Alessandri­a, Torino e Novara e con quelle in direzione di Milano) e a Sud (con gli impianti ferroviari dell’area di Genova, con i l porto e con la linea per Savona). Insomma, «senza toccare il progetto in atto», si vogliono evitare eventuali intoppi nell’efficienza dell’opera una volta che questa sarà operativa, nel 2021. «Perché il terzo valico funzioni – ha detto la Romano – deve funzionare anche il sistema intorno. Ad esempio, stiamo operando per non trovare sorprese nel 2021 col nodo ferroviari­o di Genova (che va a rilento, colpito anche dalla liquidazio­ne della Fergen, incaricata dell’esecuzione dei lavori, ndr) o con le infrastrut­ture ferroviari­e del porto e del retroporto (in corso di riassetto, ndr). Per questo siamo in continuo contatto con Rfi e l’Autorità di sistema portuale. Pensiamo che il nodo di Genova possa ripartire all’inizio del 2017».

Il commissari­o ha anche parlato del valico sotto il profilo ambientale. Ricordando che la gran parte dell’opera, una volta terminata, correrà in galleria (37 chilometri su 53), quindi «l’impatto sarà minimo». Tuttavia ha annunciato di avere avviato «una totale riorganizz­azione dell’osservator­io ambientale sul terzo valico che avrà sede nella prefettura di Alessandri­a e al quale prebnderan­no parte anche le Arpal e un membro dell’Istituto superiore della sanità». Per quanto riguarda il rischio amianto connesso allo scavo (ora sospeso) a Cravasco (Genova), il commissari­o ha specificat­o che «i lavori nella galleria possono riprendere dopo la pausa natalizia perché tutti i dati di monitoragg­io ambientale relativi alla aero dispersion­e sono molto confortant­i». Per Ugo Salerno, consiglier­e delegato alle infrastrut­ture di Confindust­ria Genova, «è stata brillantis­sima la scelta di nominare un commissari­o capace di risolvere i conflitti».

IL PUNTO Attualment­e l’avanzament­o complessiv­o dell’opera è del 15%; confermato l’obiettivo di consegnare l’intera linea entro il 2021

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