Ex startup volano grazie al digitale
Matteo Meneghellou pagina 13
Le aziende del futuro hanno competenze digitali e crescono a grandi passi nella consulenza, nell’advertising e nella creazione di valore aggiunto con i big data, grazie all’ampia ricettività del mercato italiano in questo segmento e nonostante le difficoltà di accesso al credito. Deloitte ha alzato ieri il velo sui campioni italiani della crescita, selezionati dall’annuale ricerca condotta dalla società di consulenza. Nel mercato Emea (top 500) l’Italia appare ancora attardata, con sole 10 aziende in classifica, e al dodicesimo posto per peso sul totale (i paesi maggiormente rappresentati sono Francia, Uk, Norvegia, Israele e Svezia). «È comunque un risultato positivo - spiega Alberto Donato, partner Deloitte e responsabile italiano Technology media&telecomunication -: dal 2005 al 2009 nessuna azienda italiana è finita in classifica, poi c’è stato un lento recupero, fino al dato di quest’anno, che è il massimo storico».
Il riconoscimento di Deloitte premia le 500 società dell’area Emea a crescita più veloce nel settore tecnologico, da internet alla biotecnologia, dal medicale e scientifico ai computer e hardware. In Europa sono cresciute soprattutto le aziende attive nella produzione di hardware e software. Una distribuzione che non rappresenta però la situazione italiana, dove la crescita maggiore è stata come detto, nel digitale.
Il primato per la crescita, in Italia, è andato a Beintoo (+2.068% il fatturato negli ultimi quattro anni), realtà nata nel 2011 a Milano che oggi opera su scala globale (ha uffici a Londra, New Yorke Shanghai) nel digital advertising: è in grado di raccogliere dati geocomportamentali degli utenti e integrarli con dati di terza parte, utilizzandoli per indirizzare campagne di mobile advertising mirate. «Durante la fase di start up siamo cresciuti grazie all’apporto di fondi italiani e di uno australiano - spiega il ceo Andrea Campana -. Ora siamo usciti da questa fase: da un anno l’Ebit è positivo, siamo in crescita. Lavoriamo con agenzie che comprano pubblicità, ma anche con clienti diretti: all’estero stiamo per esempio gestendo una campagna per Uber». Al secondo posto Marketing Arena, realtà di consulenza di Rovigo che ha incrementato i ricavi del 1.088 per cento. «Arriveremo a 1,4 milioni nel 2016 - spiega Alberto Casna, uno dei partner -: forniamo compe-
LA CLASSIFICA Italia attardata nella top 500 rispetto al resto dell’Europa ma recupera posizioni nel confronto con gli anni precedenti
tenze digital, oggi lavoriamo con De Longhi, Sasa, Calligaris e altre realtà». Anche Caffeina, di Parma, al terzo posto (+1.083%) vanta un bouquet di clienti di tutto rispetto, che cercano soluzioni per sviluppare una strategia digitale integrata su web. «Lavoriamo con Armani, Hogan, Ubi banca, Genialloyd - spiega il ceo Tiziano Tassi -, spesso con progetti di grosso impatto».