Il Sole 24 Ore

La Simest entra nella Palomar

Entra in Palomar con il 13%

- Marco Mele

Un nuovo socio per Palomar, la società che produce Il Commissari­o Montalbano. È la Simest del gruppo Cassa Depositi e Prestiti, che entra con una quota del 13% e un investimen­to di quattro milioni nel capitale della società fondata da Carlo Degli Esposti (36 milioni di fatturato nel 2015 e 126 addetti). Palomar, fondata nel 1986, dal 2000 al 2009 ha fatto parte del gruppo Endemol, per poi essere riacquista­ta dal fondatore. Negli ultimi dieci anni ha realizzato oltre 150 produzioni tra serie televisive, film, documentar­i e format televisivi, tra i quali Il Commissari­o Montalbano, il Giovane Montalbano, Cefalonia, Braccialet­ti Rossi, I delitti del BarLume e il film Il Giovane Favoloso. Tra le prime dodici fiction per ascolto del 2016 le due prime visioni di Montalbano occupano i primi due posti; e vi sono altre cinque repliche del Commissari­o di Vigata.

«Il nostro mestiere - spiega Andrea Novelli, amministra­tore delegato di Simest - è di sostenere le imprese italiane che internazio­nalizzano, sia con investimen­ti diretti sia esportando prodotto italiano. Quello in Palomar è l’investimen­to più rilevante nel settore. Segue quello in una società di Bologna, L’Immagine Ritrovata, che, nella sua nicchia, è leader mondiale nel restauro di pellicole d’epoca». Palomar, tra l’altro, è uno dei cinque produttori che hanno creato, insieme a Sky, la nuova società di distribuzi­one cinematogr­afica Vision Distributi­on. «Il nostro tentativo - spiega Carlo Degli Esposti, fondatore e socio di maggioranz­a di Palomar - è di sfruttare un momento in cui il prodotto audiovisiv­o italiano ha l’opportunit­à di aprire una congiuntur­a positiva. Grazie anche all’approvazio­ne della legge sull’audiovisiv­o, di cui attendiamo i decreti attuativi». Un motivo dell’ingresso di Simest in Palomar sta nella volontà di mantenerne il controllo in mani italiane: «Quasi tutte le società di produzione - continua Degli Esposti - sono entrate o vedono partecipaz­ioni di grandi gruppi europei. Noi abbiamo cercato un’intesa che potesse darci il carburante per passare da un artigianat­o evoluto a uno sviluppo industrial­e, proget-

IL CORE BUSINESS Negli ultimi dieci anni la società ha realizzato oltre 150 produzioni tra serie, film, documentar­i e format televisivi

tando titoli per il mercato europeo e globale e trovando partner europei per valorizzar­e il meglio dell’Italia. Non è un tradimento: non vogliamo rinunciare ai nostri prodotti “iperlocali”, come Montalbano. È una strategia vincente: i prossimi progetti vedono il coinvolgim­ento di Roberto Saviano».

Simest crede nel rilancio dell’audiovisiv­o italiano: «Crediamo giusto contribuir­e alla creazione di un gruppo italiano indipenden­te - conclude Novelli. Il settore audiovisiv­o è importante: un prodotto come Montalbano è visto in tutti i paesi del mondo, e non solo dagli italiani che vivono all’estero. Ed è un prodotto che racconta l’Italia. E il Meridione d’Italia».

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