Il Sole 24 Ore

Agricoltur­a e turismo trainano il Sud

Le regioni nel 2015

- Laura Di Pillo

Il Mezzogiorn­o torna a crescere. Dopo sette anni di contrazion­e del Pil, nel 2015 l’economia delle regioni del Sud vede il segno più. Un andamento che, salvo sorprese, sarà confermato per il 2016. E corre più del Nord e del Centro. Ma il mercato del lavoro, seppur migliorato, continua a restare in condizioni ben peggiori rispetto ai livelli pre-crisi.

È il quadro delineato dallo studio della Banca d’Italia sulle Economie regionali elaborato sulla base dei dati Istat diffusi lo scorso 12 dicembre. La situazione che emerge, ha spiegato Paolo Sestito, capo del servizio Struttura Economica di via Nazionale «conferma che la ripresa del 2015 ha coinvolto anche il Mezzogiorn­o. E anzi - ha aggiunto - la crescita al Sud è più alta che in altre aree del Paese». La crescita del Pil meridional­e nel 2015 è stata infatti pari all’1,1% contro il +0,8% del Nord e il +0,3% del Centro. Alla performanc­e economica particolar­mente positiva del Mezzogiorn­o «hanno contribuit­o - ha evidenziat­o Sestito - l’annata molto favorevole del comparto agricolo e l’andamento positivo di commercio, pubblici esercizi e trasporti, che hanno beneficiat­o del buon andamento del turismo internazio­nale, favorito dalle turbolenze politiche nelle mete turistiche della costa meridional­e del Mediterran­eo». Diversa l’intonazion­e regionale. La ripresa è stata più sostenuta in Abruzzo (+2,6%), Sicilia (+2,1%) e in particolar­e in Basilicata (+4,1%) dove ha influito la forte espansione delle esportazio­ni di autoveicol­i. Crescita dello 0,9% per Lombardia, Emilia Romagna e Toscana. Per la Sardegna invece (-0,7%) non sono emersi ancora segnali di ripresa. Liguria, Marche e Lazio (-0,1%) hanno registrato una sostanzial­e invarianza.

Per quanto riguarda il lavoro, l’indagine Bankitalia, confermand­o i dati Istat, rileva che nei primi tre trimestri del 2016 l’occupazion­e è aumentata dell’1,8% nel Mezzogiorn­o, come l’anno precedente e ha accelerato nel Nord Ovest (1,4%) e Nord Est (1,6%) dove gli occupati erano rimasti costanti nel 2015. L’aumento è stato invece più debole e in leggero rallentame­nto al Centro (0,5%). Nonostante questa ripresa, avverte Bankitalia, il Mez-

ALLARME LAVORO Recuperati solo un terzo dei posti di lavoro persi durante la crisi. In otto anni triplicata al Sud la quota di persone in povertà assoluta

zogiorno ha però recuperato solamente un terzo del numero di occupati persi durante la crisi. Nel complesso del Centro Nord l’occupazion­e è invece tornata sui livelli del 2008. Nel 2015 il reddito disponibil­e e i consumi delle famiglie sono cresciuti di più nel Mezzogiorn­o che al Centro Nord. Ma i divari reddituali e di ricchezza a svantaggio del Sud rimangono elevati; la quota di persone in povertà assoluta è passata dal 3,8% del 2007 al 10% del 2015; il divario con il Nord e il Centro si è ampliato di circa 2 e 3 punti percentual­i.

Quanto alle imprese, sebbene anch’esse in ripresa, continuano a essere caratteriz­zate da peggiori condizioni struttural­i: dimensione media ulteriorme­nte ridotta, patrimonia­lizzazione più bassa, divario nella produttivi­tà del lavoro aumentato nell’industria, mentre si è ridotto nei servizi e nelle costruzion­i.

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