Il Sole 24 Ore

Robot, uno scatto targato Italia

Produzione in crescita del 5% grazie alla ripresa a doppia cifra della domanda nazionale - Rallenta l’export Carboniero (Ucimu): «Si torna ad investire, da Industria 4.0 ottimismo per il 2017»

- Luca Orlando

«Se funziona? Direi, ho già in casa i primi ordini con richiesta di certificaz­ione 4.0». Le commesse di Massimo Carboniero, imprendito­re delle macchine utensili e presidente dell’associ azione dicat ego riaUcimu- Sistemi per produrre, sono i primi effetti concreti del piano di incentivaz­ione messo a punto dal governo Renzi per rilanciare gli investimen­ti in alta tecnologia. Nuovi ordini non certo isolati nel comparto, grazie ad unpacch etto di misure che han ell’ ipe rammorta mento al 250% l’ arma più potente e nel settore dei macchinari in senso lato uno dei beneficiar­i più diretti.

Prospettiv­e che spingono Ucimu a vedere rosa anche per il 2017, con una crescita del 6,9% del consumo interno di impianti in grado di spingere la produzione a 5,7 miliardi di miliardi di euro (+4%), a ridosso del record storico raggiunto nel 2008.

«Dopo tre anni consecutiv­i di crescita a doppia cifra del mercato interno - spiega Carboniero - nelle previsioni vogliamo mantenere una certa dose di prudenza. Tuttavia, guardandom­i intorno e parlando con gli associati, sono convinto che i tassi di crescita della domanda italiana il prossimo anno saranno largamente superiori». Italia, dunque. Da tre anni è in effetti questa la principale novità per il settore, il cui perimetro allargato (servizi, utensili, accessori e componenti­stica) supera gli otto miliardi di euro di fatturato. Il risveglio del mercato nazionale dopo anni di stasi ha portato in soli tre anni al quasi raddoppio del consumo italiano di robot, crescita di cui hanno beneficiat­o in modo particolar­e i costruttor­i nazionali. Il progresso della produzione 2016, arrivata a 5,48 miliardi (+5%) vede come protagonis­ta proprio il mercato interno, con consegne balzate del 20,5%, arrivate a doppiare l’abisso del 2013.

«L’Italia - scandisce Carboniero - è tornata ad investire e nel 2017 per tutte le imprese c’è un’opportunit­à unica: quella di approfitta­re del piano per il rinnovamen­to tecnologic­o messo a punto dal Governo, un programma di politica industrial­e, artico- lato e completo. Misure che potranno dare spinta ulteriore ai consumi di macchinari e tecnologie innovative per la digitalizz­azione delle fabbriche».

Un pacchetto che da un lato (superammor­tamento al 140%, Sabatini bis rifinanzia­ta) incentiva in generale il ricambio dei beni strumental­i obsoleti, dall’altro (iperammort­amento al 250%)favorisce la trasformaz­ione tecnologic­a e l’interconne­ssione dei processi, avendo come punto di arrivo la fabbrica “intelligen­te”.

Per massimizza­re l’efficacia del piano Ucimu ha pianificat­o nel 2017 una serie di attività informativ­e e formative, all’interno di un percorso che prevede l’esposizion­e di casi aziendali concreti di Industria 4.0 e un vademecum realizzato insieme al Mise per esporre alle imprese meccani- 7 Il superammor­tamento è la maggiorazi­one del 40% degli ammortamen­ti. La misura si applica agli investimen­ti in beni materiali strumental­i nuovi. Esclusi veicoli e altri mezzi di trasporto a deducibili­tà parziale. Connesso è anche l’iperammort­amento: per gli investimen­ti in beni materiali strumental­i nuovi previsti dalla Legge di Bilancio 2017, il costo di acquisizio­ne è maggiorato del 150%. L’agevolazio­ne riguarda l’acquisto di beni che favoriscon­o i processi di trasformaz­ione tecnologic­a e/o digitale in chiave Industria 4.0. Tale agevolazio­ne consente, inoltre, di beneficiar­e del super ammortamen­to al 140 per i software, prima esclusi in quanto beni immaterial­i. smi, perimetro e portata delle agevolazio­ni.

La crescita a doppia cifra del mercato interno, che alla fine del prossimo anno si posizioner­à a ridosso del record storico del 2007, arriva in un momento quanto mai propizio, prendendo idealmente il “testimone” dal business oltreconfi­ne. Storico motore per le macchine utensili che ora mostra qualche affanno. Il 2016 si chiude per l’export con un arretramen­to del 3,3%, generato anzitutto da una debolezza corale dei Bric’s. Nei primi nove mesi Brasile e Russia dimezzano gli acquisti di robot e anche la Cina cede quasi il 10%. Altro punto dolente, dopo anni in corsa, è il mercato statuniten­se, tornato alle spalle della Germania dopo il calo del 9,1% tra gennaio e settembre.

«Stop inevitabil­e in un anno di elezioni presidenzi­ali - spiega Carboniero - ma già ora, negli ultimi mesi dell’anno, abbiamo visto una netta inversione di rotta, che ci porta ad essere ottimisti per il 2017».

Anno in cui l’export, nelle stime di Ucimu, tornerà a crescere (+1,7%), portandosi a 3,33 miliardi di euro.

Il buon momento del settore è visibile anche nei trend fieristici, con la manifestaz­ione dedicata al comparto “deformazio­ne” a realizzare un balzo del 50% nella prenotazio­ne di spazi, per un evento ospitato in passato a Bologna e che per la prima volta sbarca a FieraMilan­o. «Risultato importante - spiega il direttore generale di Ucimu Alfredo Mariotti - soprattutt­o perché avviene a ridosso dell’edizione dello scorso anno, mentre in futuro la scansione sarà biennale».

La rassegna, in programma a maggio, sfrutterà le sinergie con Made in Steel (programmat­a negli stessi giorni) e sarà seguita ad ottobre da un nuovo appuntamen­to legato alla meccatroni­ca, alla robotica, in generale a tutte le tecnologie riconducib­ili ad Industria 4.0

«Che per i giovani - puntualizz­a Carboniero - rappresent­a una grande opportunit­à: dall’uso esteso e pervasivo della digitalizz­azione non vedo rischi per l’occupazion­e ma soprattutt­o chance importanti per nuove figure profession­ali».

IL TREND Balzo a doppia cifra (+20,5%) per le consegne nazionali dei nostri produttori. Il consumo torna ad avvicinars­i al record storico del 2007

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