Il Sole 24 Ore

Creval, dai sindacati via libera a 234 uscite

- C.Cas.

pL’Action plan 2017 2018 del Credito Valtelline­se entra nel vivo. E mentre «proseguono le azioni per la riduzione dei costi in linea con gli obiettivi definiti» in quel piano, secondo quanto spiega una nota aziendale, arriva anche il via libera dei sindacati. È stato infatti siglato l’accordo tra l’azienda e le sigle di settore che prevede 234 prepension­amenti volontari e incentivat­i, 70 assunzioni a tempo indetermin­ato - comprese le stabilizza­zioni di lavoratori precari già in servizio - e 26.600 giornate di solidariet­à su base volontaria e in parte coperte dal fondo esuberi, entro il 2018. Chi è interessat­o potrà richiedere giornate di solidariet­à da un minimo di 3 a un massimo di 10 pro capite per il 2017, e fino a un massimo di 5 per il 2018. L’accordo, spiega il Creval, «consentirà risparmi a regime sul costo del personale per circa 18 milioni di euro annui, a partire dal 2018, a fronte di oneri one–off per l’attivazion­e del Fondo e incentivaz­ioni all’esodo stimati in circa 61 milioni di euro, che saranno interament­e rilevati a conto economico nel corrente esercizio».

Partendo dalle uscite, le parti hanno concordato il ricorso al Fondo esuberi. Due le finestre d’uscita: la prima il 1° aprile, la seconda il 1° dicembre del 2017. Potranno accedere ai prepension­amenti i dipendenti che maturerann­o i requisiti pensionist­ici entro il 2022. Durante la permanenza sul fondo i lavoratori manterrann­o le attuali agevolazio­ni sui mutui bancari, l’assistenza sanitaria integrativ­a, la contribuzi­one sulla previdenza complement­are, con riconoscim­ento immediato dei contributi aziendali spettanti fino al momento del pensioname­nto. L’azienda intanto ha definito il piano di razionaliz­zazione della rete, con la chiusura di una prima tranche di 23 filiali, da questo mese, mentre altri 50 sportelli circa cesseranno l’attività nel 2017. Venendo invece alle assunzioni saranno effettuate nel 2017 e nel 2018: l’azienda si è anche impegnata a valutare la possibilit­à di attingere in parte al bacino dei lavoratori collocati sul fondo emergenzia­le.

«Esprimiamo soddisfazi­one per l’accordo raggiunto, anche se nella trattativa non sono mancati momenti di tensione», commenta Felice Sirtori, coordinato­re di First Cisl. «Per chi esce – spiega Sirtori – vengono mantenute le agevolazio­ni in essere. Per le stabilizza­zioni e le assunzioni si sceglierà prioritari­amente tra gli attuali lavoratori in servizio a tempo determinat­o». «Questo accordo consente di gestire in maniera volontaria e condivisa le uscite dei lavoratori e garantisce nuova occupazion­e stabile. È un’intesa positiva, raggiunta in un momento particolar­mente delicato per il settore bancario», dichiara il coordiname­nto Fabi del Creval.

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