Il Sole 24 Ore

Arrivate 54 proposte per 20 fari

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a Riconverti­re un faro o una torre costiera. Sembra che la sfida piaccia.

Sono arrivate, infatti, ben 54 proposte per il pacchetto di 20 immobili tra fari, torri ed edifici costieri di proprietà dello Stato oggetto del bando 2016.

Proposte che mirano al recupero e al riuso di strutture, di pregio storico e paesaggist­ico, che giacciono di fatto inutilizza­te lungo le coste italiane. Il bando è stato promosso in “joint venture” tra agenzia del Demanio e ministero della Difesa, che hanno scelto alcuni asset immobiliar­i adatti a un percorso di riqualific­azione. Percorso che lo Stato predispone ottenendo permessi e concession­i per fornire un prodotto di fatto già da “lavorare”.

All’apertura delle buste due giorni fa si è registrato l’interesse da parte di investitor­i immobiliar­i sia italiani sia stranieri, associazio­ni, imprendito­ri e gruppi alberghier­i. Ha partecipat­o anche qualche soggetto che già aveva avuto modo di prendere parte allo scorso bando.

Sono arrivate quindi quattro proposte per il Padiglione Punta del Pero a Siracusa, due per lo Stand Florio a Palermo, quattro per il faro di Capo Zafferano a Santa Flavia ( sempre a Palermo), due per la torre Castellucc­ia Bosco Caggioni a Pulsano ( Taranto), una offerta per il Convento S. Domenico Maggiore Monteolive­to, due per il faro del Po di Goro a Goro ( Ferrara) e cinque per il faro sull’isola di Spignon a Venezia. Tutti edifici questi che fanno capo al Demanio. Per gli immobili della Difesa sono arrivate quattro offerte per il faro della Guardia a Ponza, una per il faro di torre Preposti a Vieste, sette per il faro di Punta Polveraia a Marciana nell’Isola d’Elba, sei per il faro Formiche nell’isolotto Formica Grande ( Grosseto), tre per il faro di Punta Libeccio nell’Isola di Marettimo, due per il faro di Punta Spadillo a Pantelleri­a, quattro per il faro di Capo Mulini ad Acireale ( Catania), tre per il faro di Capo Milazzo a Milazzo ( Messina) e quattro per il faro di Capo Faro a S. Maria di Salina - Isola di Salina ( Messina). Bisogna sottolinea­re che molti degli asset menzionati, per i quali è prevista la concession­e per un periodo fino a 50 anni, sono in località di sicuro interesse turistico.

I progetti vengono valutati secondo il criterio dell’offerta “economicam­ente più vantaggios­a” - l’offerta è libera -, nella quale conta per il 60% la proposta progettual­e. Obiettivo principale è fare in modo che tali beni tornino a disposizio­ne della comunità, creando anche nuova occupazion­e.

L’anno prossimo si procederà dunque con il terzo bando. «I fari in totale sono 153, in più ci sono le torri costiere » sorride Roberto Reggi.

– P. De.

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