Snam: asse con i Comuni per spingere il metano per autotrazione nel Tpl
Il confronto con i Comuni
Snam avanza nel metano per autotrazione. E, dopo il patto stretto con le aziende leader nella produzione dei veicoli (Fca e Iveco) e l'intesa preliminare sottoscritta con Api per cominciare a costruire le stazioni, ora punta sul trasporto pubblico locale (Tpl), sfruttando l'assist offerto dalla direttiva Ue Dafi sui carburanti alternativi che, la scorsa settimana, ha incassato l’ok definitivo del Consiglio dei ministri.
p Il confronto con le amministrazioni è già avviato e l’obiettivo del gruppo guidato da Marco Alverà, appena nominato nel consiglio generale della Fondazione Cini di Venezia, è chiaro: ridurre il gap infrastrutturale che finora ha impedito ai Comuni di spingere sulla decarbonizzazione del trasporto pubblico locale (Tpl), mettendo a disposizione l'expertise di Snam e la rete cheandrà a implementare su tutto il territorio nazionale.
D’altro canto, il gruppo sta procedendo in modo spedito per incentivare la diffusione del gas naturale come carburante alternativo per l'autotrazione. Non a caso, è stata creata un’unità ad hoc, affidata alla guida di Andrea Ricci, che ha alle spalle un trascorso in Shell e poi in Q8. Così, dopo aver siglato con Api agli inizi di dicembre un'intesa preliminare, Snam conta ora di arrivare alla firma dell’accordo quadro entro il primo trimestre del 2017 avendo messo nero su bianco, per quella data, anche i successivi accordi applicativi che serviranno a identificare i lotti delle stazioni su cui i ndirizzare gli i nvesti- menti necessari a realizzare i primi passi della nuova rete.
I due gruppi hanno già effettuato un primo scambio di informazioni e ora stanno studiando le stazioni del circuito Api (che vanta oltre 3mila impianti di rifornimento) per arrivare a individuare le 150 che saranno dotate anche del gas per autotrazione e che rappresentano comunque solo una parte di quelle su cui Snam è intenzionata a impegnare i 200 milioni di euro di investimenti riservati al capitolo mobilità sostenibile da qui ai prossimi 5 anni. Il resto sarà “coperto” attraverso nuovi accordi con altri operatori. In pole position ci sono Eni e Q8 con l'obiettivo di arrivare a chiudere le partnership entro il primo trimestre del prossimo anno. Mettendo in campo così un ulteriore tassello del percorso indicato a inizio ottobre, al ministero dello Sviluppo economico, in occasione della firma con Fca e Iveco quando si indicarono gli obiettivi collegati alla Dafi: raddoppio delle stazioni a metano fino a 2200 nei prossimi 10 anni e incremento del parco circolante per portare l’asticella sopra i 3 milioni di vetture.