Mediaset, Vivendi ora è al 28,8%
Bolloré, col 29,94% dei dir itti di voto, non può andare oltre senza lanciare un’Opa - I volumi «anomali» delle ultime tre sedute A consulto Consob e Agcom - Il cfo Giordani ascoltato dall’Authority di mercato
pInfatti, levata dall’Agcom con l’apertura di un’istruttoria nell’ambito del Sic, il Sistema integrato delle comunicazioni che recepisce la legge Gasparri, che impedisce di controllare, insieme, Telecom - perchè ha una quota superiore al 40% nel mercato delle telecomunicazioni - e Mediaset - che supera il tetto del 10% nei media. Oggetto di discussione è se Vivendi “controlla” Telecom e se quindi, nel caso conquisti Mediaset, sia tenuta poi di fatto a scegliere tra l’una e l’altra. Ai fini Agcom - che fa riferimento al Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici (Tusmar) - potrebbe bastare dimostrare che Vivendi esercita un’influenza dominante. Ma, ai fini della Consob, valgono invece le disposizioni del Testo unico della finanza (Tuf). Per questo occorrerebbe un esame specifico anche dell’andamento delle assemblee. Al momento Vivendi ha fatto ingresso nel board di Telecom quando non era ancora in scadenza (lo sarà con la prossima assemblea di bilancio) per ampliamento del consiglio deciso in assemblea, con quattro amministratori, di cui un indipendente (Félicité Herzog) e i primi tre top manager esecutivi del gruppo (il ceo Arnaud de Puyfontaine, il cfo Hervé Philippe e il coo Stéphane Roussel).
Proprio per ragionare sul raccordo delle regole, i tecnici della Consob si sono riuniti ieri con quelli dell’Agcom. Contro il comportamento di Vivendi Fininvest ha presentato un esposto all’Authority di mercato, mentre Mediaset si è appellata all’Authority delle tlc, che comunque potrebbe lanciare un monito all’indirizzo di Parigi ma non invece bloccare una scalata. È possibile che da FininvestMediaset venga chiesto a riguardo il parere di Bruxelles. Ovviamente da parte di Vivendi si sostiene che non c’è il controllo su Telecom.
Sempre ieri la Consob, nella sede milanese, ha ascoltato il cfo di Mediaset, Marco Giordani, accompagnato dal responsabile degli affari legali Pasquale Straziota. Nel corso dell’audizione, i rappresentanti della società hanno ricostruito le tappe della vicenda, a partire dall’accordo di aprile su Premium, che da fine luglio i francesi non vogliono più onorare. La questione è sfociata in una causa civile (prima udienza a marzo), inizialmente per il rispetto del contratto con connessa richiesta danni, e in una denuncia alla Procura per manipolazione di mercato. «La vicenda è abbastanza chiara - ha commentato Giordani - I fatti sono quelli che conoscete poi ci sarà qualcuno che dovrà giudicare».
Oggi in Consob sarà la volta del ceo di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine. Non è escluso che vengano convocati anche esponenti della Fininvest che oggi pomeriggio, di suo, potrebbe riunire il consiglio per fare il punto sulla situazione e sulla cessione del Milan.
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