Piena garanzia per i correntisti
pUno dei capisaldi della direttiva Brrd sulle crisi bancarie, entrata in vigore all’inizio di quest’anno, è quello che i conti correnti e i depositi sotto i 100mila sono sempre protetti, qualsiasi cosa accada. Questo punto chiave mette al riparo i cittadini e la loro liquidità, ma non ha impedito negli ultimi tempi il diffondersi di dubbi da parte dei clienti della terza banca italiana.
Nel caso specifico, relativo a Mps, il governo si è mosso «in conformità al quadro normativo europeo sulla gestione delle crisi e sugli aiuti di Stato». L’intervento di ricapitalizzazione precauzionale non comporta in questo caso l’avvio di una procedura di risoluzione, né l’applicazione delle disposizioni sul cosiddetto bail-in. Questa fattispecie va maggiormente a tutela dei risparmiatori in quanto chiede l’applicazione del “burden-sharing”, ovvero la condivisione del rischio limitatamente alla conversione delle obbligazioni subordinate in azioni della banca. Nessun coinvolgimento quindi di possessori di bond senior e anche di correntisti sopra i 100mila euro. La modalità del “burdensharing” , concepita come soluzione ponte in vista dell’attuazione della Brrd, è ancora applicabile, tra gli altri, alle banche solventi che sono state bocciate agli stress test a cura dell’Eba.
Bruxelles e le altre autorità dovranno verificare che ci siano le condizioni per procedere con la ricapitalizzazione preventiva e già siamo a buon punto su questa strada. Ieri si sono levate delle voci comunque che chiedono l’applicazione del “bail-in”. Data la rilevanza sistemica di Mps, il piano presentato dal Governo appare ben ancorato alle disposizioni Brrd in materia di intervento pubblico e dovrebbe filare liscio.
Proviamo comunque a fare un esercizio teorico qualora fosse applicato il bail-in. La normativa prevede, nell’ordine, il concorso di azionisti, obbligazionisti (prima subordinati e poi senior) e depositanti oltre i 100mila euro nel salvataggio di un istituto. Anche in questo caso estremo i depositanti sotto i 100mila euro (per applicare la copertura di 100.000 euro si procede a cumulare i depositi di tutti i conti intestati alla stessa persona, presso la medesima banca) sarebbero sempre protetti. La tutela riguarda, in generale, le somme detenute sul conto corrente o in un libretto di deposito e i certificati di deposito coperti dal fondo di garanzia.
Un aspetto molto importante è quello che i depositi al dettaglio sopra i 100mila euro possono essere esclusi dal bail-in in via discrezionale, al fine di evitare il rischio di contagio e preservare la stabilità finanziaria a condizione che il bail-in sia stato applicato ad almeno l’8 per cento del totale delle passività. Non bisogna poi dimenticare che i depositi titoli in custodia o in amministrazione in qualsiasi istituto (dove possono essere detenuti fondi, titoli di stato e altri strumenti finanziari) costituiscono un patrimonio distinto e separato da quello della banca e godono sempre di specifica protezione.