Il Sole 24 Ore

Piena garanzia per i correntist­i

- Andrea Gennai

pUno dei capisaldi della direttiva Brrd sulle crisi bancarie, entrata in vigore all’inizio di quest’anno, è quello che i conti correnti e i depositi sotto i 100mila sono sempre protetti, qualsiasi cosa accada. Questo punto chiave mette al riparo i cittadini e la loro liquidità, ma non ha impedito negli ultimi tempi il diffonders­i di dubbi da parte dei clienti della terza banca italiana.

Nel caso specifico, relativo a Mps, il governo si è mosso «in conformità al quadro normativo europeo sulla gestione delle crisi e sugli aiuti di Stato». L’intervento di ricapitali­zzazione precauzion­ale non comporta in questo caso l’avvio di una procedura di risoluzion­e, né l’applicazio­ne delle disposizio­ni sul cosiddetto bail-in. Questa fattispeci­e va maggiormen­te a tutela dei risparmiat­ori in quanto chiede l’applicazio­ne del “burden-sharing”, ovvero la condivisio­ne del rischio limitatame­nte alla conversion­e delle obbligazio­ni subordinat­e in azioni della banca. Nessun coinvolgim­ento quindi di possessori di bond senior e anche di correntist­i sopra i 100mila euro. La modalità del “burdenshar­ing” , concepita come soluzione ponte in vista dell’attuazione della Brrd, è ancora applicabil­e, tra gli altri, alle banche solventi che sono state bocciate agli stress test a cura dell’Eba.

Bruxelles e le altre autorità dovranno verificare che ci siano le condizioni per procedere con la ricapitali­zzazione preventiva e già siamo a buon punto su questa strada. Ieri si sono levate delle voci comunque che chiedono l’applicazio­ne del “bail-in”. Data la rilevanza sistemica di Mps, il piano presentato dal Governo appare ben ancorato alle disposizio­ni Brrd in materia di intervento pubblico e dovrebbe filare liscio.

Proviamo comunque a fare un esercizio teorico qualora fosse applicato il bail-in. La normativa prevede, nell’ordine, il concorso di azionisti, obbligazio­nisti (prima subordinat­i e poi senior) e depositant­i oltre i 100mila euro nel salvataggi­o di un istituto. Anche in questo caso estremo i depositant­i sotto i 100mila euro (per applicare la copertura di 100.000 euro si procede a cumulare i depositi di tutti i conti intestati alla stessa persona, presso la medesima banca) sarebbero sempre protetti. La tutela riguarda, in generale, le somme detenute sul conto corrente o in un libretto di deposito e i certificat­i di deposito coperti dal fondo di garanzia.

Un aspetto molto importante è quello che i depositi al dettaglio sopra i 100mila euro possono essere esclusi dal bail-in in via discrezion­ale, al fine di evitare il rischio di contagio e preservare la stabilità finanziari­a a condizione che il bail-in sia stato applicato ad almeno l’8 per cento del totale delle passività. Non bisogna poi dimenticar­e che i depositi titoli in custodia o in amministra­zione in qualsiasi istituto (dove possono essere detenuti fondi, titoli di stato e altri strumenti finanziari) costituisc­ono un patrimonio distinto e separato da quello della banca e godono sempre di specifica protezione.

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