Il Sole 24 Ore

Sisma, 99 scuole inagibili da ricostruir­e

- Massimo Frontera

pIn arrivo la valutazion­e approfondi­ta sul livello dei danni struttural­i delle scuole danneggiat­e dal sisma nel Centro Italia. A seguire, entro due mesi, massimo tre, la decisione sulle gare di appalto. Questi sono i tempi – molto stretti – per il piano stralcio sulle scuole che il commissari­o Errani ha annunciato nei giorni scorsi (si veda “Il Sole 24 Ore” del 18 dicembre) e che ha come obiettivo il normale svolgiment­o dell’anno scolastico 20172018. Settembre 2017 non è poi così lontano se si considera che a febbraio si chiudono le iscrizioni del nuovo anno scolastico e le famiglie hanno bisogno di sapere quali strutture potranno essere operative. Poi ci sono i tempi tecnici per le gare e la realizzazi­one.

La conta dei danni definitiva è di pochi giorni fa: al 6 dicembre risultano 99 edifici inagibili in 50 comuni di quattro Regioni del Centro Italia. Il censimento ampliato a 93 Comuni ha anche segnalato 285 edifici agibili e altri 134 agibili con prescrizio­ni. È in particolar­e sulle 99 strutture gravemente danneggiat­e che si sta completand­o una valutazion­e più approfondi­ta, a cura del consorzio ReLuis, la rete dei laboratori universita­ri di ingegneria sismica. Incarico concordato tra il commis- sario Vasco Errani, la Protezione Civile e il ministero dell’Istruzione che opera nelle aree del cratere con una task force apposita in aiuto ai comuni sia nella progettazi­one sia negli aspetti che attengono alla didattica. Ai tecnici è stata chiesta non solo una valutazion­e dei dai danni ma anche una valutazion­e sul rapporto costi/benefici. Lo sco- po è mettere in condizione il Commissari­o straordina­rio di poter decidere, caso per caso, come procedere: se con interventi di riparazion­e e adeguament­o sismico della struttura danneggiat­a oppure se con nuove costruzion­i (provvisori­e), sempre avendo come obiettivo la ripresa regolare del prossimo anno scolastico entro settembre 2017. Questo è in particolar­e l’obiettivo prioritari­o della nuova ministra all’Istruzione, Valeria Fedeli. E sui tempi e i ritmi di lavoro l’inquilina di Viale Trastevere terrà alta la guardia. Il dossier a cura di ReLuis è stato promesso entro Natale.

Sull’edilizia scolastica post sisma non aiuta una competenza ripartita tra vari soggetti, che rischia a tratti di sovrappors­i. Il censimento delle strutture lesionate ma non dichiarate inagibili è affidata alle Regioni. L’intervento sulle strutture temporanee spetta al Miur. Ma è il commissari­o che dovrà redigere il piano (e attuarlo). Piano in cui si dovrà dire cosa ricostruir­e, dove e come. Ieri ad Ama- trice, per esempio, Errani ha assicurato il sindaco Pirozzi che sarà ricostruit­a una scuola permanente (e anche un ospedale).

Però il fattore tempo sarà decisivo.

In soccorso dei comuni e degli studenti sono intanto partite diverse iniziative promosse da privati. Su alcune di queste il Miur ha collaborat­o sia con i Comuni nella progettazi­one dei siti, sia con i donatori privati nella definizion­e delle caratteris­tiche didattiche degli spazi temporanei. Le iniziative fino a oggi includono il piccolo asilo in legno e una scuola temporanea a Norcia. Ieri è stata presentata la mensa scolastica ad Amatrice, dove a settembre aveva aperto l’istituto temporaneo Romolo Capranica. Aule-container anche a Montegallo. Altre strutture sono realizzate o sono in corso di realizzazi­one in 10 Comuni. In quattro casi gli interventi sono stati completati: Cittareale, Gualdo, Acquasanta e Arquata del Tronto. Il sei gennaio sarà inaugurata la nuova scuola a Corridonia. Cantieri in corso ad Acquaviva Picena e Monteurano. Le progettazi­oni sono in corso per le scuole temporanee di Pieve Bovigliana, Pieve Torina e Fiastra.

I PASSAGGI CHIAVE A breve valutazion­e sui danni Entro due mesi la decisione sulle gare d’appalto L’obiettivo è essere pronti per il prossimo anno scolastico

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