Pelletteria, con il contratto 73 euro di aumento
pArriva al traguardo il rinnovo del contratto nazionale della pelletteria, scaduto lo scorso 31 marzo, contratto che interessa più di cinquemila imprese, in gran parte piccole e medie, che occupano circa 35mila lavoratori. Ieri è stata siglata l’ipotesi di accordo per il rinnovo 2016-2019 che accorpa in un unico contratto il settore delle pelli e succedanei e quello degli om- brelli ed ombrelloni: tanto che a firmare sono stati Aimpes e Anpo (Associazione nazionale produttori ombrelli), entrambi aderenti a Confindustria, e le organizzazioni sindacali Filctem-Cgil, FemcaCisl, Uiltec-Uil. L’intesa, che ora sarà sottoposta alle assemblee dei lavoratori per la definitiva approvazione, prevede un aumento salariale sui minimi di 73 euro (terzo livello) per il settore pelli e succedanei, in tre tranche: 29 euro dal 1° gennaio 2017; 20 euro dal 1° novembre 2017; 24 euro dal 1° giugno 2018. Il montante complessivo nella vigenza contrattuale è di 1.485 euro. Per il settore ombrelli e ombrelloni è definito un aumento sui minimi di 70 euro (terzo livello), sempre diviso in tre tranche: 28 euro dal 1° gennaio 2017; 19 euro dal 1° novembre 2017; 23 euro dal 1° giugno 2018. In questo caso il montante complessivo è di 1.426 euro.
Riccardo Braccialini, presidente Aimpes dichiara: «Sono moderatamente soddisfatto per il risultato raggiunto e auspico che il prossimo rinnovo possa portare elementi ancora più innovativi. A tal fine la nostra Associazione, impegnata sin da subito nei gruppi di lavoro, ricercherà quelle sinergie che possano dare sviluppo e strumenti gestionali indispensabili per il nostro settore». Soddisfatti i sindacati: «È una concreta risposta - dicono Filctem, Femca, Uiltec - in difesa del reddito dei lavoratori e del welfare contrattuale, un segnale importante per i negoziati in corso a livello confederale sul nuovo modello contrattuale».
Sul fronte del welfare si prevede dal 1° settembre 2018 l’avvio del fondo sanitario integrativo, a carico delle imprese con un importo di otto euro. L’accordo prevede poi per i contratti a termine e in somministrazione a termine un tetto omnicomprensivo di utilizzo al 25% (somministrazione massima utilizzabile del 10%). Interventi migliorativi anche sul tema dei diritti e delle tutele individuali mentre un’assoluta novità è il riconoscimento del congedo matrimoniale retribuito per le coppie di genere che contraggono matrimonio, anche all’estero.