Il Gip concede i domiciliari a Scarpellini
pL’imprenditore Sergio Scarpellini ha ottenuto ieri dal giudice per le indagini preliminari Maria Paola Tomaselli gli arresti domiciliari. La Procura di Roma aveva espresso già parere favorevole alla concessione dei domiciliari per Scarpellini, l’imprenditore arrestato una settimana fa assieme al funzionario comunale Raffaele Marra per concorso in corruzione. I difensori di Scarpellini avevano sollecitato la revoca del provvedimento restrittivo o la concessione di una misura più soft, come i domiciliari, perché Scarpellini ha quasi 80 anni, non è in buone condizioni di salute, e sta collaborando con i magistrati. sugli sprechi del comune. Al tempo stesso, ha chiarito: «Non esiste alcun dossier su Marcello De Vito (il presidente dell’assemblea capitolina, fedelissimo della deputata Roberta Lombardi). Al solito, tentano di dividerci ma non ci riusciranno». L’allusione è a una guerra segreta a colpi di carte e rivelazioni che avrebbe scosso le due anime del M5S romano (gli ortodossi lombardiani da una parte, Raggi e Frongia dall’altra), mai ammessa dai diretti interessati.
Le tensioni nel Movimento restano però sottotraccia, dopo la decisione di Beppe Grillo e Davide Casaleggio di far ripartire la macchina romana, “ripulita” e rigenerata. I deputati Riccardo Fraccaro e Alfonso Bonafede, componenti del gruppo M5S di supporto ai comuni, si vedono sempre più spesso. Sono in arrivo nuove nomine, dal capo segreteria al capo di gabinetto. Al Personale, al posto di Marra, è stato nominato Angelo Ottavianelli, già direttore dell’Anagrafe capitolina. Dunque è vero che l’avviso di garanzia a Raggi, considerato quasi scontato, scatenerà di nuovo gli ortodossi. Ma lei non mollerà. Ieri ha esortato i suoi assessori: «Il 2017 sarà un anno forte. Diamoci da fare».