Dati non finanziari obbligatori
pAnche in Italia scatta l’obbligo per imprese e gruppi di grandi dimensioni di presentare la dichiarazione non finanziaria che dovrà contenere le informazioni ambientali e sociali attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione.
La dichiarazione è prevista dalla direttiva Ue 2014/95 che viene adesso recepita dal decreto legislativo approvato ieri dal Consiglio dei ministri.
Saranno obbligati alla redazione della dichiarazione e di carattere non finanziario: le società quotate, le banche e le compagnie as- sicurative che, nell’ultimo esercizio, abbiano avuto in media più di 500 dipendenti e che, dai risultati dall’ultimo bilancio approvato, abbiano superato taluni parametri fissati dalla direttiva (totale dell’attivo dello stato patrimoniale superiore a 20 milioni di euro o totale dei ricavi netti delle vendite e delle prestazioni superiore a 40 milioni di euro).
Il decreto precisa anche i profili di competenza della Consob a cui fa capo il procedimento sanzionatorio: in caso di dichiarazioni incomplete o non conformi, la Consob potrà chiedere integrazioni alla società; se questa non dovesse rispondere in maniera adeguata scatteranno le sanzioni.
Come previsto dalla direttiva, la dichiarazione dovrà essere inclusa nella relazione sulla gestione dell’impresa e dovrà contenere informazioni sulle procedure in materia di dovuta diligenza applicate dall’impresa, anche per quanto riguarda le catene di fornitura e subappalto. Un altro capitolo della dichiarazione è quello ambientale: il documento dovrà contenere informazioni dettagliate riguardanti «l’impatto attuale e prevedibile delle attività dell’impresa sull’ambiente nonché, ove opportuno, sulla salute e la sicurezza, l’utilizzo delle risorse energetiche rinnovabili e/o non rinnovabili, le emissioni di gas a effetto serra, l’impiego di risorse idriche e l’inquinamento atmosferico».
La dichiarazione includerà anche le informazioni sulle azioni intraprese per garantire l’uguaglianza di genere, e quelle sulla prevenzione delle violazioni dei diritti umani e/o sugli strumenti esistenti per combattere la corruzione attiva e passiva.