Il Sole 24 Ore

«Il questionar­io Mifid? Noi compilavam­o e il cliente firmava»

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Mia madre ha bond subordinat­i acquistati nel 2008. Ho sentito parlare di conversion­e in azioni?

Le faccio un esempio, se io ho un bond subordinat­o che oggi quota 68 su 100, con la conversion­e mi daranno azioni Mps per un valore equivalent­e a 100 euro. Se invece vendessi le obbligazio­ni sul mercato mi darebbero 68 euro.

Dunque conviene. Posso dire a mia madre di farlo? Sa… è un po’ anziana.

Eh… se sua madre è anziana non so se potrà farlo. Sono intestate a lei?

Non so, in realtà forse sono intestate a mio fratello.

Se fossero intestate a suo fratello la cosa cambia. La Mifid potrebbe dargli la possibilit­à di farlo. Deve compilare un questionar­io sulle sue conoscenze finanziari­e per far emergere la sua attitudine al rischio; generalmen­te lo facciamo all’inizio. Una volta si faceva un po’ noi… si poneva qualche domanda al cliente, riempivamo noi il questionar­io e dopo lo facevamo firmare… perché giustament­e il cliente non poteva essere a conoscenza di tutto. Se una persona è molto anziana non lo potrà modificare, sennò sì… sua madre deve andare in filiale e fare questa conversazi­one per modificare il profilo Mifid e convertire i bond in azioni di Mps, così riporta l’obbligazio­ne subordinat­a — attualment­e sottovalut­ata — a 100.

Perciò conviene?

Come operazione è convenient­e, ma il rischio è molto più elevato.

Rischio di problemi per la banca?

Esatto. Ma anche di mercato perché l’azione è quotata e ogni giorno il valore si modifica, a differenza delle obbligazio­ni… a parte queste che ha lei… perché sono subordinat­e e per tutta la situazione dell’azienda.

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