Il Sole 24 Ore

Subordinat­i, la mappa dei rischi

In attesa di novità di legge per aiutare i risparmiat­ori, Plus24 continua a proporre la rubrica “Rischi in chiaro” con gli scenari probabilis­tici

- Gianfranco Ursino

Il termometro degli istituti di credito segna febbre ormai da diversi anni, con i suoi alti e bassi ma sempre su valori preoccupan­ti. E i primi a essere in apprension­e sono i clienti, oltre che i dipendenti. Timori che si manifestan­o a chiare lettere nelle mail che continuano a giungere in redazione. In particolar­e nell’ultimo anno, dal debutto del bail-in, i lettori chiedono lumi su come muoversi con i bond della propria banca presenti nel loro dossier titoli.

Per consentire ai risparmiat­ori di percepire i rischi sottostant­i gli investimen­ti proposti allo sportello Plus24, con l’aiuto delle società Alma Iura, Consultiqu­e e Ifa Consulting, ogni settimana calcola gli scenari probabilis­tici dei bond segnalati dai lettori secondo la metodologi­a descritta nel quaderno di finanza Consob n. 63 del 2009, in gran parte simile a quella utilizzata dagli intermedia­ri finanziari quando stimano i rischi che corrono essi stessi nel fare i propri investimen­ti.

Una rappresent­azione immediata dei rischi sottostant­i dell’investi- mento, che è caduta via via nel dimenticat­oio anche se può solo aiutare e non danneggiar­e i piccoli risparmiat­ori. La Consob, infatti, non obbliga più gli intermedia­ri a fornire gli scenari di probabilit­à. Al netto di polemiche e rimpalli di responsabi­lità, Plus24 continua comunque a proporli, in attesa che arrivi anche dai regulator una metodologi­a migliore. Per il momento sono state spese solo tante parole, in nome della tutela del risparmio e degli investitor­i.

Alla ricerca di informazio­ni non sono solo i 40mila sottoscrit­tori della prima emissione “monstre” di bond subordinat­i proposta al pubblico indistinto da Mps nel 2008. In questi mesi i lettori hanno chiesto l’analisi rischio/rendimento di bond emessi da svariate banche. Dalle più solide, alle più critiche. E in questa edizione speciale di “Rischi in chiaro” pubblichia­mo l’analisi di 15 obbligazio­ni subordinat­e di emittenti diversi, sulla scia dell’aumento di richieste di analisi pervenute da piccoli risparmiat­ori terrorizza­ti da un contesto di incertezza causato dalla situazione di Mps.

Dalle analisi emerge che i sottoscrit­tori dei vari bond possono dormire sonni più o meno tranquilli. Si va dalla bassa rischiosit­à dell’emissione di Intesa Sanpaolo, alla più elevata di Popolare di Vicenza. I numeri sono eloquenti. Per l’emissione subordinat­a di Intesa Sanpaolo gli scenari di probabilit­à mostrano una probabilit­à di rendimento negativo pari al 2,40% (con un valore medio di recupero di 50,14 euro su 100 di nominale), una probabilit­à del 37,26% di ottenere un risultato neutrale (100,64 euro) e una probabilit­à del 60,34% di ottenere un risultato soddisface­nte (con un valore medio di 101,94 euro). All’altro estremo, nelle attuali condizioni di mercato e di rischio-emittente, l’obbligazio­ne subordinat­a zero coupon della Popolare di Vicenza ha una probabilit­à del 46,87% di generare una perdita di 78,23 euro su 100 investiti (con un valore medio di recupero di 21,77 euro su 100 di nominale), e una probabilit­à del 53,13% di conseguire un risultato soddisface­nte con un valore medio di 105,18 euro. Nel mezzo ci sono le situazioni, più o meno critiche, delle altre banche che gli scenari probabilis­tici aiutano a cogliere. Perché non ripristina­rli? Anche chi sostiene che non aiutano a comprender­e i rischi di un investimen­to, non può dire che lo ostacolano. Attuale profilo di rischiosit­à, che emerge con gli scenari probabilis­tici, per i bond subordinat­i di diverse realtà bancarie

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