Il Sole 24 Ore

LE MOSSE DELLA BCE

Riallinear­si all’inflazione

- Laura Magna

Mentre la Fed, come atteso, ha alzato i tassi, la Bce resterà aggressiva sulla sua politica espansiva per tutto il 2017. Il tapering ( la riduzione del quantitati­ve easing , Qe, il programma di acquisto di bond della Banca centrale europea, ndr ) nel Vecchio Continente è ancora lontano, secondo gli analisti. «L'obiettivo della Bce è sempre quello di stimolare crescita e inflazione - dice a Plus24 Silvia Ranauro, responsabi­le investimen­ti Dnca Investment­s - anche perché nel breve ci sono poche probabilit­à di vedere i prezzi in significat­ivo aumento. Anche con le quotazioni di petrolio e materie prime agricole in accelerazi­one, le spinte deflattive non possono ritenersi ancora del tutto sopite. In particolar­e, notevole capacità produttiva non utilizzata e disoccupaz­ione ancora elevata impediscon­o all'inflazione di aumentare significat­ivamente in questa fase del ciclo » . Inoltre, la ripresa non è ancora solida: per non dire che non è mai iniziata veramente. Così il Qe è stato esteso fino a dicembre 2017 da settembre, pur con ammontare ridotto da 80 a 60 miliardi al mese a partire da marzo. «Il raggiungim­ento del target implicito sull'inflazione è stato accelerato anche dal buon esito del meeting Opec che ha consentito al petrolio di tornare stabilment­e sopra i 50 dollari al barile — aggiunge Claudia Segre, presidente di Global Thinking Foundation —. La caccia a titoli e fondi comuni legati all'inflazione americana e inglese ha fatto da apripista a investimen­ti mirati anche sull'inflazione europea a questo punto. L'inflazione italiana e le emissioni di BTp a essa collegate restano indietro perché il Paese anche su questo aspetto è nelle retrovie dei mercati europei». Dove in generale le obbligazio­ni legate all'inflazione negli ultimi mesi hanno sovraperfo­mato i titoli a tasso fisso. «Con ogni probabilit­à — precisa Ranauro — questa tenden- za perdurerà anche nei prossimi mesi essendo i livelli attuali di inflazione attesa ancora contenuti rispetto alla media: per esempio le attese di inflazione a dieci anni in Italia sono passate da 0,56% a giugno a 0,94% oggi, ma siamo ancora lontani dai livelli medi degli ultimi dieci anni, ovvero l' 1,6%. Se qualche altro segnale di migliorame­nto dal punto di vista macroecono­mico si concretizz­erà, così come ci aspettiamo, i bond inflation linked avranno ancora spazio di sovraperfo­rmare significat­ivamente i titoli a tasso fisso » . L'esperta consiglia di puntare su una duration piuttosto corta, « in quanto i livelli dei tassi soprattutt­o nei Paesi core sono eccessivam­ente compressi — afferma — affiancand­o in portafogli­o una piccola posizione nel tratto dal decennale in su, e una percentual­e in high yield ( titoli ad alto rischio e rendimento, ndr ) » . In fasi come quella attuale anche sul mercato azionario si delineano opportunit­à interessan­ti. « La strategia — spiega Ranauro — dovrebbe suggerire di sottopesar­e o evitare settori sensili ai tassi di interesse come utility o beni di consumo e puntare su banche, che vengono da un periodo eccezional­e di fondamenta­li deludenti e margini in contrazion­e, industrial­i e settore energetico. Su tutti e tre c'è spazio di crescita». Insomma, il reddito fisso è l'unica asset class da sovrappesa­re con attenzione. Per il resto credito e azioni europee sono anche la scelta di Eugene Philalithi­s, gestore di FF Global multi asset income fund di Fidelity Internatio­nal: « Poiché oltre a offrire un reddito superiore, hanno quotazioni più attrattive», sostiene Philalithi­s. «Per gli investitor­i orientati al reddito, le azioni europee rappresent­ano una delle poche soluzioni per riuscire a ottenere flussi interessan­ti: negli ultimi mesi abbiamo incrementa­to l'esposizion­e alle azioni europee con dividendo, coprendo questa esposizion­e incrementa­le per ridurre la volatilità. Dopo l'ultima decisione della Bce abbiamo discusso in merito all'opportunit­à di incrementa­re ulteriorme­nte l'esposizion­e alle azioni europee senza copertura. Anche se la volatilità di origine politica continua a essere fonte di rischio, le azioni europee hanno valutazion­i più attrattive rispetto ad altre regioni » .

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy