Hecquet (Sandro Paris): «Nuovi negozi in Italia»
Dopo Milano e Roma il marchio di lusso accessibile aprirà a Venezia
pQuando, nel 1984, Evelyne e Didier Chetrite fondarono il marchio Sandro, iniziando da una boutique nel Marais, la definzione lusso accessibile non esisteva ancora. Oggi è il modo migliore per definire il marchio, che dall’abbigliamento e accessori donna si è allargato all’uomo e alla casa. Dal piccolo negozio parigino è nato un network di quasi 500 punti vendita nel mondo; in Italia Sandro Paris è arrivato nel 2008, iniziando da corner alla Rinascente di Roma, Milano e Firenze. Nella capitale è stato appena aperto un secondo negozio, ma l’espansione non si fermerà qui, come spiega l’amminitratore delegato JeanPhilippe Hecquet.
Quanto ci è voluto per trovare la location ideale a Roma?
Aprimmo il nostro primo negozio a Roma, in via del Babuino, qualche anno fa. Non eravamo sicuri del potenziale della via, ma rapidamente si è rivelata una scelta vincente. L'interesse per Sandro a Roma non si è mai affievolito e l’anno scorso abbiamo iniziato a cercare una nuova location. Ci sono voluti alcuni mesi e poi abbiamo optato per un grande spazio in via Frattina, di cui ci siamo innamorati. Ci aspettiamo gli stessi clienti di Milano, con una percentuale di turisti che potrebbe essere maggiore.
A proposito, come sta andando il negozio di via Manzoni, a due passi dal quadrilatero della moda?
Molto bene fin dal primo giorno, con un mix di clienti ben equilibrato tra locali e turisti internazionali, provenienti principalmente da Europa, Sud America, Emirati e Asia.
Avete altre aperture in programma?
Il mercato italiano è importante e strategico per Sandro. Posso anticipare che per il 2017 abbiamo in programma l'apertura di nuovi negozi in Italia, come Verona, Bergamo e Venezia, dove avremo uno splendido corner all’interno di Coin. Inoltre striamo pensando di aprire il primo punto vendita Sandro Men a Milano, proprio di fronte all'attuale negozio donna.
Come descrivereste il vostro posizionamento?
Sandro è il leader del segmento del lusso accessibile in Europa. Offriamo ai nostri clienti un “Sogno accessibile” con capi desiderabili e facili da indossare esposti in punti vendita piacevoli e accoglienti. Proponiamo una moda creativa e accessibile il più vicino possibile ai desideri delle donne reali. I capi sono facili e pratici e si inseriscono alla perfezione in qualsiasi guardaroba.Puntiamo sempre a offrire prodotti di qualità a fasce di prezzo medie. Uno dei nostri maggiori punti di forza è ascoltare cosa vogliono indossare i nostri clienti: penso che sia fondamentale nutrirsi del feedback dei clienti e comprendere meglio le loro necessità, senza dimenticare di essere creativi e introdurre nuovi capi. Come è andato il 2016 ? In Italia Sandro ha registrato una crescita del 15,1 % e ora l'Italia è il terzo mercato europeo per il brand.La nostra collaborazione con la Rinascente è molto positiva, stiamo registrando numeri record. I monomarca di Milano e Roma stanno vivendo il loro migliore anno dall'apertura, ma so che c’è ulteriore margine di sviluppo.
Cosa vi aspettate dal 2017?
Nonostante l’elevata competizione, siamo positivi. Credo che la collezione primavera-estate sia splendida e siamo sicuri che i clienti italiani la ameranno.
Il concept del negozio di Roma è simile a quello di Milano?
Il concept dei nostri punti vendita è molto simile da un negozio all'altro, ma quando possiamo tentiamo sempre di inserire qualche elemento distintivo. In questo senso, il negozio di Roma è diverso, con tessuti unici e dettagli decorativi specifici, presenti solo nello spazio della capitale.
Avete appena lanciato l'e-commerce in Italia, che aspettative avete?
Era importante offrire ai clienti italiani questo canale, che ha grande successo in Francia, Regno Unito, Germania e Spagna. L'e-commerce rientra nella strategia retail multicanale: più del 50% dei clienti francesi dei negozi fisici prima passa a dare un occhio sul sito.
State pensando a nuove categorie di prodotto o licenze?
Per ora ci concentreremo sullo sviluppo della linea accessori: vogliamo essere forti nella pelletteria e nelle calzature quanto nel ready to wear. Ma per il futuro non escludiamo di portare il nostro Dna su altri prodotti.