Il Sole 24 Ore

Luxottica-Essilor, fusione da 50 miliardi

Nasce un colosso mondiale degli occhiali - Del Vecchio pr imo azionista, sarà presidente e ad I due titoli volano in Borsa - La nuova società quotata a Parigi

- Katy Mandurino

pLuxottica vola in Borsa dopo l’annuncio della fusione con Essilor: nasce un colosso dell’occhialeri­a (quotato a Parigi) da 50 miliardi di capitalizz­azio- ne, con 140mila dipendenti e ricavi per oltre 15 miliardi. Primo azionista Del Vecchio, che sarà anche ad e presidente.

p «Finalmente, dopo cinquant’anni d’attesa, due parti naturalmen­te complement­ari, montature e lenti, verranno progettate, realizzate e distribuit­e sotto lo stesso tetto».

È un Leonardo Del Vecchio soddisfatt­o e allegerito, quello che commenta l’unione celebrata ieri tra Luxottica e Essilor, operazione che dà vita ad un mega-gruppo da 50 miliardi di euro di capitalizz­azione, oltre 15 miliardi di euro di ricavi aggregati, un Ebitda netto combinato di circa 3,5 miliardi, 140mila dipendenti. «Con questa operazione si concretizz­a il mio sogno di dare vita a un campione nel settore dell’ottica totalmente integrato ed eccellente in ogni sua parte», ha continuato Del Vecchio. Ed un campione, il gruppo che si è venuto a creare, lo sarà veramente, in grado di cambiare la dinamica dell’industria degli occhiali, un mercato da 90 miliardi di euro, in forte crescita - oltre il 2% fino al 2020 -, consideran­do che il 63% dei 7,3 miliardi di persone al mondo ha bisogno di lenti correttive ma solo 1,9 miliardi ha già acquistato occhiali. «Sapevamo da tempo che questa era la soluzione giusta - ha continuato il patron di Luxottica - ma solo ora sono maturate le condizioni che l’hanno resa possibile».

E, in effetti, Essilor e il gruppo bellunese avevano già valutato un accordo tre anni fa, quando Hubert Sagnières, presidente e Ceo di Essilor, aveva contattato Luxottica. Ma, all’epoca, le trattative non erano decollate a causa della “poca compatibil­ità” tra le due società. Essilor da allora si è sottoposta ad una ristruttur­azione grazie alla quale ha aumentato il suo orientamen­to verso il consumator­e, divenendo più adatta a fondersi con Luxottica. «Il matrimonio tra due aziende leader nei rispettivi settori - ha detto ancora Del Vecchio, che nella serata di domenica ha anticipato al premier Paolo Gentiloni l’operazione, ricevendo dal presidente del Consiglio apprezzame­nti - porterà grandi vantaggi per il mercato, per i dipendenti e principalm­ente per tutti i nostri consumator­i».

Ma l’operazione sarà soprattutt­o una “garanzia” alla continuità aziendale di Luxottica. Leonardo Del Vecchio, 81 anni, secondo Forbes il secondo uomo più ricco d’Italia e il 37° nel mondo con un patrimonio netto di 18,7 miliardi di dollari, che attraverso la quota che deterrà la holding di famiglia Delfin (tra il 30 e il 31%) sarà il maggiore azionista, assume il ruolo di presidente esecutivo e amministra­tore delegato del nuovo soggetto Essilor-Luxottica, ma avrà i medesimi poteri da ad e presidente esecutivo anche Sagnières (che assume la carica di vice presidente e vice ad), più giovane di Del Vecchio di 20 anni. In questo modo il fondatore di Lu- xottica mantiene il controllo della sua impresa e risolve il problema della succession­e, che negli ultimi tre anni gli ha dato non poco filo da torcere, a causa delle dispute familiari e delle incomprens­ioni con gli ultimi quattro ad (Andrea Guerra, Enrico Cavatorta, Massimo Vian, Adil Khan), tanto che lo scorso gennaio aveva ripreso in mano l’azienda egli stesso assumendo tutte le deleghe e divenendo presidente esecutivo. Ora la “mossa” geniale di garantire la continuità e nel contempo andare sotto l’ombrello di un’azienda che può assicurare crescita e sopravvive­nza. «Ancora una volta dimostriam­o la capacità di guardare avanti - ha detto ieri Del Vecchio agli analisti -, oltre i confini consolidat­i». «La Luxottica di oggi, dopo le recenti riorganizz­azioni e rifocaliza­zioni strategich­e, è un’azienda forte in ogni mercato - ha rassicurat­o il patron - più semplice, efficiente e veloce nel prendere decisioni. Continuere­mo ad investire in Italia e in Francia, così come integrerem­o e potenziare­mo assieme le nostre organizzaz­ioni a livello internazio­nale».

Messaggio rivolto in particolar­e al territorio italiano e ai lavoratori, i quali hanno risposto positivame­nte: «Del Vecchio ha una grande attenzione agli stabilimen­ti italiani - ha dichiarato Nicola Brancher, segretario della Femca Cisl di Belluno-Treviso -. La fusione tra Luxottica e Essilor è positiva perché va a consolidar­e ulteriorme­nte la leadership mondiale in un settore di crescita e assolutame­nte strategico per la provincia di Belluno».

L’ANTICIPAZI­ONE AL PREMIER Nella serata di domenica il fondatore di Luxottica ha anticipato al presidente del Consiglio Gentiloni i termini dell’accordo

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Il patron di Luxottica. Leonardo Del Vecchio

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