Il Sole 24 Ore

Mps, Vigilanza Bankitalia contro Bce

Via Nazionale: Npl valutati con cr iter i troppo penalizzan­ti

- Vitaliano D’Angerio u

pBankitali­a prende le distanze da Bce sulla valutazion­e dei crediti deteriorat­i Mps nella recente ispezione congiunta. Motivo del dissenso: i criteri utilizzati nell’analisi degli Npl sono stati penalizzan­ti e non condivi- si dall’intero team di ispettori (italiani e francesi) e revisori esterni. Le divergenze sono state formalizza­te in una mail inviata a Francofort­e dagli uffici di vigilanza di Via Nazionale.

Bankitalia prende le distanze dalla vigilanza Bce sulla valutazion­e dei crediti deteriorat­i Mps realizzata nell’ambito della recente ispezione congiunta delle due authority. Motivo del dissenso: i criteri utilizzati dagli ispettori di Francofort­e nell’analisi dei non performing loan (Npl) di Siena. Gli italiani che hanno partecipat­o alle ispezioni della banca senese hanno manifestat­o il loro forte disaccordo, secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, sul sistema di analisi considerat­o troppo penalizzan­te per gli Npl di Montepasch­i.

Il dissenso è stato formalizza­to in una mail inviata a Francofort­e dagli uffici di Carmelo Barbagallo, capo del dipartimen­to di vigilanza bancaria e finanziari­a di Bankitalia. Quindi, si presume, il documento sarà messo agli atti dei risultati definitivi dell’ispezione a Rocca Salimbeni.

Il dissenso

Il team congiunto della vigilanza Bce-Bankitalia ha passato al setaccio circa 1.400 crediti deteriorat­i di Mps. La squadra di ispettori è coordinata da un funzionari­o francese e da un vice della stessa nazionalit­à. Tre gli uomini di Bankitalia, a cui si aggiungono poi una decina di consulenti della società di revisione Deloitte: quest’ultimi hanno fatto tra l’altro da supporto per le analisi degli Npl e per la valutazion­e delle garanzie sottostant­i. L’utilizzo di società del settore privato in attività di monitoragg­io è previsto già da tempo nell’Unione europea e in particolar­e nel settore della supervisio­ne bancaria.

È proprio in questa squadra di oltre 15 persone che sarebbero nati i dissensi sul metodo con cui sono stati analizzati i crediti deteriorat­i e le garanzie sottostant­i. Una discussion­e dai toni tesi anche perché, a quanto si è riuscito a sapere, sarebbero state utilizzate basi statistich­e non condivise da tutti i componenti del team di ispettori e di advisor esterni.

Da qui la decisione della vigilanza di Bankitalia di marcare il dissenso dalle valutazion­i sugli Npl senesi mettendo per iscritto i motivi della divergenza.

Chiariment­i

E ora? Che i mplicazion­i avranno i profondi dissensi fra le due authority su un tema così importante e decisivo? Da Bankitalia, interpella­ta sulla vicenda, nessun commento.

Già oggi, però, si potrebbero avere delle indicazion­i: il capo della vigilanza di Via Nazionale, Barbagallo, sarà sentito da deputati e senatori delle commission­i Finanze di Camera e Senato alle 14 e 30. Un’audizione informale che sarà preceduta, sempre nella stessa sede, da quella dei rappresent­anti dell’Abi, l’associazio­ne delle banche italiane (dovrebbe esserci il direttore generale Abi, Giovanni Sabatini). Si parlerà di tutela del risparmio nel settore creditizio.

Girandola di incontri

Ma non finisce qui. Infatti il giorno dopo, le stesse commission­i parlamenta­ri sentiranno in audizione, i rappresent­anti della Bce ed è probabile che vi sia Ignazio Angeloni, membro del consiglio di sorveglian­za di Francofort­e a parlare di risparmiat­ori e credito. Dopo di lui toccherà a Marco Morelli, amministra­tore delegato di Mps. Una sfilza di interventi pesanti dunque. È stato ipotizzato che in queste audizioni parlamenta­ri potrebbe essere resa nota anche la lista dei principali debitori di Rocca Salimbeni. La girandola di appuntamen­ti targati Siena si concluderà infine giovedì con il consiglio d’amministra­zione dell’istituto di credito.

Il faccia a faccia finale tra il management di Mps e i funzionari Bce avverrà però la settimana prossima. Dal 23 al 27 gennaio sono infatti attesi a Siena gli uomini di Francofort­e. Viste le divergenze di questi giorni, forse il confronto non sarà propriamen­te di routine.

IN AUDIZIONE Il capo della Vigilanza, Carmelo Barbagallo, parlerà oggi alle Commission­i Finanza di Camera e Senato sulla tutela del risparmio

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FOTOGRAMMA Palazzo Koch. La sede di Bankitalia in via Nazionale a Roma

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