Azimut Benetti punta sul carbonio
Gruppo Azimut Benetti spinge l’acceleratore sul carbonio per la realizzazione delle imbarcazioni. E non solo per i grandi yacht one shot ma anche su molti modelli di gamma prodotti fra Avigliana e Fano. È il nuovo corso del cantiere guidato dalla famiglia Vitelli, un’innovazione paragonabile, come sottolinea la vicepresidente Giovanna Vitelli, all’introduzione, a partire dal Duemila, delle grandi vetrature nello a scafo.
Il punto d’inizio del nuovo processo industriale è rappresentato dall’investimento da 650mila euro fatto dal Gruppo per implementare una fornace interna al cantiere in Piemonte e internalizzare – per i modelli prodotti nel sito di Avigliana – l’intero ciclo produttivo delle fibre di carbonio. «Il nostro ufficio ricerca e sviluppo – racconta Giovanna Vitelli – ha messo a punto il procedimento di lavorazione della fibra di carbonio sul modello di quanto finora fatto con le fibre di vetroresina. Il carbonio è un materiale nobile che garantisce una riduzione di peso tra il 20 e il 40% dunque migliori prestazioni della barca e spazi più grandi a bordo, a cominciare dai flybridge, garantendo una maggiore vivibilità». La sfida è stata quella di modificare il processo produttivo senza incidere sul prezzo finale del prodotto, pur a fronte di una materia prima più costosa , attraverso una ingegnerizzazione spinta della produzione e una riduzione dei tempi, a vantaggio della produttività. «Punto chiave, accanto alla scelta del materiale, è il processo produttivo. Negli ultimi anni, complice anche la crisi, abbiamo puntato su una decisa industrializzazione dei processi per ingegnerizzare la barca in tutte le sue componenti e ridurre sprechi e tempi». Una piattaforma produttiva, aggiunge Vitelli, «su cui si innesta il gusto tutto italiano per il design e la scelta dei materiali».
L’anno scorso dal cantiere di Avigliana sono usciti 44 Azimut 66, l’ultimo nato del Gruppo, e una ventina di Azimut 72. L’utilizzo del carbonio è dunque integrato nella produzione in serie di molti modelli e caratterizza buona parte delle parti più alte della struttura delle imbarcazioni, al netto della ca-
LA SFIDA Vitelli: «Con il carbonio abbiamo una riduzione di peso tra il 20 e il 40% e la sfida è utilizzare il materiale senza incidere sul prezzo»
rena. Una scelta che rende la produzione del gruppo piemontese abbastanza unica nel panorama dei costruttori di imbarcazioni.
Azimut Yachts, la divisione del Gruppo Azimut Benetti focalizzata sugli yacht dai 12 ai 35 metri e che cuba circa il 50% del fatturato, ha registrato nei primi tre mesi dell’anno nautico, da settembre a novembre, una raccolta ordini superiore ai 200 milioni – 165 barche – segnando una crescita a doppia cifra rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: +17% a valore, +12% a volume. Le buone performance di mercato riguardano sia le imbarcazioni più grandi, sopra i 72 pollici,con un +15%, sia i segmenti di mercato delle barche di minori dimensioni che hanno venduto il 35% rispetto al 2015.