Un’opportunità per rilanciare il ruolo dell’istituzione
Èun Parlamento europeo in crisi di immagine quello che il nuovo presidente dell’assemblea, quale esso sia, erediterà oggi quando verrà eletto dai suoi pari in un voto dall’esito incerto. L’istituzione soffre come non mai del vento di euroscetticismo che soffia sul continente, nonostante una presidenza di Martin Schulz energica e dinamica. Peraltro, l’assemblea è anch’essa vittima delle diverse crisi nazionali, come dimostra anche l’incertezza del voto per un nuovo presidente.
L’ultimo sondaggio Eurobarometro ha rivelato l’immagine negativa di cui soffre il Parlamento europeo, a quasi 40 anni dalla prima elezione a suffragio universale. Solo il 25% dei cittadini europei ha una visione «totalmente positiva» dell’assemblea di Strasburgo. Il 28% di loro ne ha una opinione «totalmente negativa». La situazione è solo di poco migliore in Italia, dove il 30% dei cittadini ha una visione positiva dei lavori del Parlamento europeo, rispetto al 38% dei bulgari e al 12% dei francesi.
Come le altre istituzioni europee, anche Strasburgo soffre di una immagine negativa. D’altro canto, sempre l'ultimo Eurobarometro nota segnala che, secondo il 54% degli europei, l’Unione «è orientata verso una direzione sbagliata». Sul Parlamento europeo pesano poi particolari ircostanze. L’assemblea parlamentare è sui generis rispetto a un classico parlamento nazionale: condivide il potere di legislatore con il Consiglio e non ha diritto di iniziativa (che spetta alla Commissione europea).
Più in generale, in un momento in cui gli Stati membri e le opinioni pubbliche nazionali tendono a chiudersi su se stessi, il Parlamento europeo è anch’esso scosso da gravi tensioni. Non solo i partiti euroscettici o anti-sistema hanno strappato la scena ai grandi movimenti popolari, ma la stessa assemblea parlamentare si presenta divisa al voto di oggi, salvo alleanze dell’ultimo minuto. Giocano opinioni divergenti, ma anche divisioni nazionali.
Il nuovo presidente ha tuttavia alcune carte da giocare. Il 46% dei cittadini europei (e il 44% degli italiani) vuole che l’assemblea abbia un ruolo più importante. Solo il 28% degli interpellati in tutta Europa crede che Strasburgo dovrebbe avere un ruolo meno importante di quello attuale sulla scena politica comunitaria. Non basta. L’elettorato europeo è ben consapevole del potere che il nuovo Parlamento ha ottenuto dal Trattato di Lisbona.
Secondo l’ultimo sondaggio, le prime quattro priorità che l’assemblea dovrebbe perseguire sono la lotta alla povertà e all’esclusione, la lotta contro il terrorismo, una migliore gestione dell’immigrazione, una politica comune della sicurezza e della difesa. Non solo il cittadino europeo vuole che il Parlamento europeo agisca con maggiore determinazione, ma dalla lista appena citata si evince come l’Europa sia considerata da molti lo strumento appropriato con cui affrontare molte delle sfide del momento.