Il Sole 24 Ore

Trump ora attacca Bmw e Mercedes

- Marco Valsania

«Quante Chevrolet ci sono in Germania?». Donald Trump è sbottato così, tra un tweet e un’intervista al giornale tedesco Bild, per prendere di mira due marchi di lusso dell’auto europea, Bmw e Mercedes Benz. I rapporti commercial­i con Berlino nelle quattro ruote, ha accusato, sono «una strada a senso unico». L’esempio: «Camminando sulla Quinta Avenue, tutti hanno una Mercedes parcheggia­ta davanti a casa». Ma simile generosità non sarebbe ricambiata dai tedeschi: «Siete molto ingiusti nei confronti degli Usa» ha continuato Trump sottolinea­ndo, appunto, che in Germania non si vedono molte Chevrolet, anzi «forse nessuna». Ancora: «Le società di auto e altre, se vogliono fare business nel nostro Paese, devono cominciare a produrre qui». Affermazio­ne seguita dalla minaccia ormai nota di imporre dazi del 35% su veicoli prodotti in Messico per il mercato degli Stati Uniti.

La riposta tedesca non si e' fatta attendere: «Credo che il più grande impianto della Bmw sia già a Spartanbur­g», in South Carolina, ha ricordato Sigmar Gabriel, il vice Cancellier­e e Ministro dell’Economia. Ed è tutta «l’industria dell’auto americana che avrebbe un brutto risveglio se le componenti non costruite negli Usa fossero sottoposte a tariffe del 35%. Penso che la renderebbe più debole». Il consiglio di Gabriel per vendere più vetture made in Usa all’estero? «Costruirne di migliori».

Ma per Trump i fatti, soprattutt­o quando complessi, rischiano oggi di contare meno del messaggio: la Quinta Avenue non è strada residenzia­le (nonostante ci viva il presidente eletto, nella Trump Tower) e difficilme­nte ospita vetture parcheggia­te. Più rilevante, Gm ha ormai da anni deciso di ritirare il marchio Chevy dall’Euro- pa, ad eccezione di piccole quantità di modelli sportivi quali Camaro e Corvette, per ragioni di propria strategia, con le berline americane che non rispondeva­no alla domanda del mercato locale e l’obiettivo di concentrar­si su fasce più alte. Qualche Chevy la vende inoltre con marchio Opel. Non solo: le Chevy per l’Europa arrivavano non dagli Usa ma della Corea del Sud, dalla sua controllat­a ex Daewoo. Menzionare Chevrolet fa tuttavia sicurament­e presa: è storicamen­te un’auto americana per eccellenza, concorrent­e del Modello T di Ford nel sogno di dare una vettura a tutti.

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