Trump ora attacca Bmw e Mercedes
«Quante Chevrolet ci sono in Germania?». Donald Trump è sbottato così, tra un tweet e un’intervista al giornale tedesco Bild, per prendere di mira due marchi di lusso dell’auto europea, Bmw e Mercedes Benz. I rapporti commerciali con Berlino nelle quattro ruote, ha accusato, sono «una strada a senso unico». L’esempio: «Camminando sulla Quinta Avenue, tutti hanno una Mercedes parcheggiata davanti a casa». Ma simile generosità non sarebbe ricambiata dai tedeschi: «Siete molto ingiusti nei confronti degli Usa» ha continuato Trump sottolineando, appunto, che in Germania non si vedono molte Chevrolet, anzi «forse nessuna». Ancora: «Le società di auto e altre, se vogliono fare business nel nostro Paese, devono cominciare a produrre qui». Affermazione seguita dalla minaccia ormai nota di imporre dazi del 35% su veicoli prodotti in Messico per il mercato degli Stati Uniti.
La riposta tedesca non si e' fatta attendere: «Credo che il più grande impianto della Bmw sia già a Spartanburg», in South Carolina, ha ricordato Sigmar Gabriel, il vice Cancelliere e Ministro dell’Economia. Ed è tutta «l’industria dell’auto americana che avrebbe un brutto risveglio se le componenti non costruite negli Usa fossero sottoposte a tariffe del 35%. Penso che la renderebbe più debole». Il consiglio di Gabriel per vendere più vetture made in Usa all’estero? «Costruirne di migliori».
Ma per Trump i fatti, soprattutto quando complessi, rischiano oggi di contare meno del messaggio: la Quinta Avenue non è strada residenziale (nonostante ci viva il presidente eletto, nella Trump Tower) e difficilmente ospita vetture parcheggiate. Più rilevante, Gm ha ormai da anni deciso di ritirare il marchio Chevy dall’Euro- pa, ad eccezione di piccole quantità di modelli sportivi quali Camaro e Corvette, per ragioni di propria strategia, con le berline americane che non rispondevano alla domanda del mercato locale e l’obiettivo di concentrarsi su fasce più alte. Qualche Chevy la vende inoltre con marchio Opel. Non solo: le Chevy per l’Europa arrivavano non dagli Usa ma della Corea del Sud, dalla sua controllata ex Daewoo. Menzionare Chevrolet fa tuttavia sicuramente presa: è storicamente un’auto americana per eccellenza, concorrente del Modello T di Ford nel sogno di dare una vettura a tutti.