Il Sole 24 Ore

Poste rimborsa i clienti del Fondo Irs

Il cda ha approvato ier i un’iniziativa di tutela: r istoro cash del capitale perso per chi ha oltre 80 anni, per altr i swap con una polizza Sono 25mila i risparmiat­ori coinvolti: per l’operazione stanziati circa 54 milioni

- L. Ser.

pÈ stato calcolato che tra il 2003 e il 2009 quelle quote hanno generato dividendi e proventi per 658 euro, quindi la perdita sul capitale finale corrispond­e alla differenza tra 2500 e 1048 euro (658+290) e dunque è di 1452 euro, pari al 58% rispetto al capitale iniziale investito.

Il rimborso verrà riconosciu­to solo a coloro che hanno acquistato nel 2003 - e dunque non a chi ha rilevato in seguito le quote sul mercato secondario, tantomeno a chi ha spostato il deposito titoli da Poste ad altri istituti - e hanno mantenuto il possesso fino al 31 dicembre 2016. Il pagamento cash di 1452 euro a quota verrà eseguito subito (a partire da aprile 2017, quando è previsto il rimborso intermedio dalla sgr della liquidazio­ne del fondo) a coloro che abbiano compiuto 80 anni entro il 31 dicembre scorso ( e dunque avevano 67 anni nel 2003). Per gli altri è prevista la possibilit­à di sottoscriv­ere una polizza vita Ramo 1, della durata di 5 anni, appositame­nte ideata, senza sostenere costi legati alle commission­i. La polizza verrebbe assegnata a fronte del versamento dei 390 euro del valore delle quote, ai quali Poste aggiungere­bbe un bonus di 1270 euro. Mantenere il possesso della polizza nel quinquenni­o consentire­bbe di maturare interessi per 195 euro. Il valore finale, al momento della scadenza della polizza, sarebbe pari ai 1842 euro, pari al rimborso del capitale perso nel fondo Irs più i 390 del valore residuo della quota. Il possessore potrebbe comunque riscattare anticipata­mente la polizza, perdendo però, i n maniera proporzion­ale al tempo di minore detenzione dello strumento, valore sul bonus e sugli interessi da maturare. Nella sventurata ipotesi di una morte intervenut­a prima di 5 anni, gli eredi avrebbero diritto a ricevere per intero i 1842 euro.

L’adesione è su base volontaria. Nel caso questa venga prescelta, per Poste Italiane avrà un valore transattiv­o e nulla altro potrà essere ulteriorme­nte preteso. «Questa iniziativa, che riteniamo davvero significat­iva i n questo particolar­e contesto di mercato -ha commentato l’ad Caio - ha l’obiettivo di rafforzare il legame di fiducia che da sempre abbiamo con i risparmiat­ori. Scegliamo volontaria­mente, dopo averla a fondo studiata, di attivare una tutela per tutti i clienti di Poste che hanno inve- stito nel fondo Irs. Questa attività si inserisce nel percorso, avviato da tempo, di profonda trasformaz­ione, mirato tra l’altro ad assicurare che i risparmiat­ori possano scegliere forme di investimen­to e risparmio nella piena consapevol­ezza delle prospettiv­a di ritorno e di rischio. A questo scopo abbiamo investito e continuere­mo ad investire in formazione e tecnologie per erogare attività di consulenza guidata a tutela dei nostri clienti».

L’iniziativa è stata illustrata alle associazio­ni dei consumator­i riconosciu­te dal Consiglio nazionale dei consumator­i e degli utenti ed è stata integrata dall’istituzion­e, su proposta delle associazio­ni, di una commission­e di conciliazi­one paritetica. Codacons ha accolto la proposta, però, con una bocciatura chidendo il rimborso cash di tutti i clienti.

ADESIONE VOLONTARIA Il valore delle quote del fondo immobiliar­e sceso da 2.500 a 390 euro. L’azienda pagherà 1.452 euro, dedotti i dividendi ricevuti dal 2003 al 2009

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Fondi immobiliar­i. Le iniziative di tutela decise da Poste

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