Presentate le offerte per la prima procedura 2i Rete Gas sfida A2A su Milano
pIl quadro definitivo dei giocatori in campo si avrà il prossimo 27 febbraio quando saranno aperte le buste in seduta pubblica. Ma, sulla gara per la distribuzione gas nell’ambito territoriale (Atem) di Milano 1, che include il capoluogo lombardo e altri sei comuni dell’hinterland (Baranzate, Bollate, Cinisello Balsamo, Corsico, Novate Milanese e Sesto San Giovanni), si annuncia già una sfida tra il gestore uscente A2A e 2i Rete Gas (l’ex Enel Rete Gas). Ieri scadeva infatti il termine per la presentazione delle offerte per la contesa, la prima a partire ufficialmente nella penisola. E, secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, anche la società guidata da Michele Enrico De Censi avrebbe depositato una proposta con l’obiettivo di crescere ancora nella penisola.
Attualmente, secondo l’ultima fotografia disponibile che risale al 2015, l’azienda controllata da F2i rappresenta il secondo operatore nazionale, alle spalle di Italgas, con una quota di mercato del 17,5%, 3,8 milioni di utenti in 2mila comuni serviti attraverso una rete di circa 57mila chilometri, ma punta a rafforzarsi con la partecipazione ai dossier più importanti, a cominciare da quello meneghino per poi misurarsi anche su altre partite. Quanto alla procedura chiusa ieri, Milano 1 è la seconda per dimensioni (dopo Roma) con 837.883 clienti per un importo complessivo di quasi 1,4 miliardi di euro e un valore annuo del servizio pari a 116,2 milioni.
Un test cruciale, dunque, per i candidati in corsa, ma anche per gli operatori che resteranno alla finestra. I quali si attendono un’accelerazione delle altre gare in programma dopo il via di Milano 1 che ha subito diversi slittamenti. E ulteriori rinvii potrebbero riguardare anche i prossimi test, a partire da Torino 2. L’ultima deadline è stata fissata per il 27 febbraio, ma il Comune starebbe valutando una ulteriore proroga tecnica per poter recepire le ultime richieste dell’Autorità per l’energia sul bando e predisporre la documentazione necessaria. A meno di nuovi differimenti, poi, dovrebbero chiudersi le gare per Udine 2 (3 marzo) e per Monza e Brianza 1 (31 marzo), mentre Venezia 1 resta per ora sospesa: la scadenza è programmata per fine marzo, ma sulla gara pende uno stop del Consiglio di Stato dopo un ricorso presentato, all’inizio del
I PROSSIMI TEST In pista c’è Torino 2 ma il Comune starebbe valutando un rinvio tecnico per recepire gli ultimi rilievi dell’Authority sul bando
2016, da Italgas che aveva impugnato il bando con cui l’amministrazione comunale veneziana ha messo a gara la concessione. A marzo, il Tar del Veneto aveva poi rimesso la pratica ai colleghi del Lazio che, a maggio, avevano quindi sospeso il bando sostenendo la competenza di Venezia e chiedendo al tempo stesso al Consiglio di stato di esprimersi in merito. Nel frattempo, il Comune aveva depositato un contro-ricorso per annullare la sospensiva, ma a settembre il Consiglio di stato aveva confermato la competenza del Tar del Veneto e respinto la richiesta dell’amministrazione veneziana che resta quindi in attesa con Italgas del verdetto dei giudici di primo grado. Una battaglia a colpi di carte bollate, dunque, per decidere le sorti della gara veneta che vale, da bando, quasi 523 milioni di euro.