Il meglio del made in Italy in vetrina a Londra
Dopo sette anni nella capitale br itannica torna l’Italian equity roadshow
pDopo sette anni torna a Londra l’Italian equity roadshow organizzato da Borsa Italiana con Banca Imi e Banca Intermonte. E torna nel pieno della Brexit e sull’onda delle incertezze politiche italiane innescate dalla crisi di governo. «Eventi – precisa Alberto Villa responsabile della ricerca di Intermonte – che non hanno avuto ripercussioni sull’ottimo andamento di una rassegna che con molte centinaia di incontri ha confermato il grande interesse per le società italiane». Quelle quotate di media e grande capitalizzazione, un bouquet di 18 imprese in rappresentanza di otto settori, dall’industria alla tecnologia, dalle utilities, a servizi e finanza. «Torniamo in Europa e a Londra in particolare – spiega Pa- trizia Celia responsabile delle imprese a grande capitalizzazione di Borsa –con questa due giorni dopo esserci prevalentemente concentrati su Nord America e Asia e notiamo con soddisfazione che c’è molto interesse per le imprese italiane. Gli investitori cercano buoni investimenti fra titoli che rappresentano il made in Italy in senso lato e che hanno posizione di leadership nei rispettivi settori, penso a Brembo oa De Longhi, solo per fare due nomi fra i più gettonati». Alta la domanda anche per Amplifon, Autogrill e Fineco. C’è stato particolare interesse anche per Italgas e A2A, nelle utilities, comparto che potrebbe essere al centro di M&A e quindi “guardato” anche in chiave speculativa. Iniziative come questa londinese, secondo Catherine d’Aragon responsabile equity sales di Banca Imi, hanno come obbiettivo ultimo «aumentare la trasparenza, la comunicazione e la visibilità di società italiane... accrescendone capitalizzazione volumi e liquidità».
Sono 130 le maison che si sono messe in fila per incontrare i ver- tici dei gruppi attivi nel roadshow alla City – 60 miliardi di capitalizzazione di Borsa compreso un colosso come Generali - in molti casi giunti a Londra con il Ceo. «Una presenza – continua Patrizia Celia – che è sempre molto apprezzata dagli investitori. In questa due giorni sono stati gli investitori inglesi a mobilitarsi in maniera imponente, seguiti da asiatici e nord europei». Il roadshow 2017, presentando gruppi di diverse dimensioni ha visto la tradizionale attenzione per i grandi gruppi riverberarsi sulle mid cap. In molti casi le società di media capitalizzazione avevano già preso parte al roadshow che Borsa organizza a Londra per il segmento Star.
A CACCIA DI AFFARI Grande interesse tra gli investitori della City per le società che rappresentano la manifattura italiana che sono leader nei rispettivi settori