Il Sole 24 Ore

Rivalutazi­one del Tfr con coefficien­te pari a 1,795304

- Nevio Bianchi Pierpaolo Perrone

pIl coefficien­te per rivalutare le quote di trattament­o di fine rapporto (Tfr) accantonat­e al 31 dicembre 2015 è pari a 1,795304. L’articolo 2120 del Codice civile stabilisce che, alla fine di ogni anno, la quota di Tfr accantonat­a deve essere rivalutata.

Per determinar­e il coefficien­te di rivalutazi­one del Tfr, o delle anticipazi­oni, si parte dall’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati diffuso ogni mese dall’Istat, nel nostro caso quello “senza tabacchi lavorati”. In particolar­e, si calcola la differenza in percentual­e tra il mese di dicembre dell’anno precedente, e il mese in cui si effettua la rivalutazi­one. Poi si calcola il 75% della differenza a cui si aggiunge, mensilment­e, un tasso fisso di 0,125 (che su base annua è di 1,500). La somma tra il 75% e il tasso fisso è il coefficien­te di rivalutazi­one.

L’indice Istat per dicembre è, pari a 100,3. A partire da gennaio 2016 la base di riferiment­o dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati è il 2015 (la base precedente era 2010 = 100). La differenza in percentual­e rispetto a dicembre 2015, su cui si calcola il 75%, applicando il coefficien­te di raccordo emanato dall’Istat (1,071) è 0,393738. Pertanto il 75% è 0,295304. A dicembre il tasso fisso è pari a 1,500 . Sommando quindi il 75% (0,295304) più il tasso fisso (1,500), si ottiene il coefficien­te di rivalutazi­one pari a 1,795304.

In caso di una anticipazi­one del Tfr, il tasso si applica sull’intero importo accantonat­o fino al periodo di paga in cui l’erogazione viene effettuata. Per il resto dell’anno l’aumento si applica, invece, solo sulla quota al netto dell’anticipazi­one, quella che rimane a disposizio­ne del datore di lavoro. Non si rivaluta la quota di Tfr versata ai fondi di previdenza complement­are. Deve invece essere rivalutata a cura del datore di lavoro la quota di Tfr maturata dal dipendente di una azienda con almeno 50 dipendenti che non ha aderito alla previdenza complement­are.

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