Klimahouse, fiducia alle migliori start up
a Mattonelle in grado di convertire l’energia cinetica di chi cci ammina sopra in energia elettrica pulita, progettate dalla start up Veranu di Cagliari. Le speciali pale eoliche della Windcity di Padova, che sfruttano le correnti urbane tra gli edifici. Le serre pensili, applicabili anche a strutture in origine privi di spazi esterni, ideate dalla Green4All di Roma. E ancora: il vetromattone fotovoltaico per facciate e coperture, integrato con celle solari di terza generazione, della SbSkin, spin-off dell’Università di Palermo. Il portale online di Greenovation di Torino, che consente a chiunque di ottenere un progetto automatizzato per la riqualificazione energetica di un palazzo e mette in contatto i privati con le imprese e gli impiantisti. La eliopompa, progettata dalla NovaSomor di Rimini, che funziona con l’energia del sole.
Sono alcune fra le soluzioni finaliste di Klimahouse Startup Award, premio promosso da Fiera Bolzano e Blum con il sostegno di Idm Alto Adige Südtirol (agenzia altoatesina dell’innovazione) dedicato alle start up italiane che lavorano nell’ambito dell’edilizia green. Il nome del vincitore – al termine di un percorso che ha raccolto il giudizio di docenti, esperti di innovazione e giornalisti – sarà svelato domani sera: la parola finale spetterà al meteorologo Luca Mercalli e a Timothy O'Connell, responsabile programma di accelerazione di H-Farm.
«L’iniziativa è rivolta alle startup che si occupano di Internet of Things, big data, efficientamento degli impianti di riscaldamento, energie rinnovabili e di tutto ciò che contribuisce a migliorare la costruzione e la gestione degli edifici – spiega Thomas Mur, direttore della Fiera di Bolzano –. Nella sua evoluzione, Klimahouse punta sempre di più a diventare una piattaforma europea di riferimento per lo scouting e la selezione di iniziative che guardano al futuro del settore e che devono, per questo, essere aiutate a svilupparsi, a creare sinergie con aziende già esistenti e a entrare nel mercato».
Le idee spaziano in campi diversi, ma tutte puntano a migliorare la sostenibilità dell’abitare. Egg1 è un sistema di autoproduzione di energia “senza allacci” svilup- pato da uno spin-off dell’Università di Camerino; Elemize Technology, startup di Roma, sviluppa nuovi sistemi di accumulo; LeapFactory ha progettato un modello prefabbricato per le costruzioni in alta quota. Modom, di Ascoli Piceno, propone pannelli multistrato, che si possono montare a secco e, in una cornice portante in legno, racchiudono materiali isolanti oltre allo spazio per il passaggio degli impianti: una tecnologia che riduce notevolmente anche i tempi di posa.
Oggi e domani, in due sessioni di pitch davanti a potenziali investitori, le dieci startup finaliste si sfideranno per aggiudicarsi il primo premio, che consiste nell’inserimento nel network di Klimahouse e nella copertura delle spese di partecipazione a Klimahouse 2018 e alla tappa di ComoCasaClima, in un pacchetto di strumenti di comunicazione e in un competency mapping da parte di Idm.