Vw, Winterkorn indagato per truffa
Martin Winterkorn, ex amministratore delegato della Volkswagen, è stato aggiunto alla lista degli indagati nell’inchiesta penale per frode sullo scandalo dieselgate. Lo ha reso noto la Procura tedesca di Braunschweig, che indaga sullo scandalo scoppiato nel 2015 sul software dei motori diesel truccato per aggirare i test sulle emissioni inquinanti; Winterkorn, che era già sotto inchiesta per manipolazione dei mercati in relazione alla ritardata comunicazione al mercato azionario, è ora sospettato di frode e pubblicità ingannevole ai sensi della legge sulla concorrenza sleale. Secondo gli inquirenti ci sarebbero ora, dopo la valutazione dei dati e dei documenti sequestrati, «sufficienti indizi effettivi» da cui risulterebbe che Winterkorn «avrebbe potuto sapere del software per manipolare i dati prima di quanto finora affermato da lui pubblicamente». A causa dell'ampliamento delle indagini sono state eseguite anche delle nuove perquisizioni. L’inchiesta è stata estesa ad altri manager del gruppo, e coinvolge ora 37 persone.
Una settimana fa, di fronte alla Commissione parlamentare di inchiesta sul dieselgate, Winterkorn aveva detto di essere venuto a conoscenza del software in questione solo nel settembre 2015, pochi giorni prima che lo scandalo venisse portato alla luce dall’Epa, l’ente americano per la protezione dell’ambiente. Il manager era poi stato costretto alle dimissioni pochi giorni dopo le rivelazioni, dopo che il titolo Vw aveva perso in Borsa un terzo del suo valore in poche sedute. «Non è comprensibile per quale motivo non mi sia stata spiegata la situazione in modo tempestivo e chiaro» aveva detto il manager.