«Generali, nessuna preclusione a Intesa»
Il presidente Galater i: valutiamo collaborazioni
Generali entra “ufficialmente” nel libro soci di Intesa Sanpaolo diventando titolare di una partecipazione del 3,04% del capitale della banca. E intanto il presidente della compagnia assicurativa, Gabriele Galateri di Genola, apre ad eventuali «collaborazioni» industriali anche su Intesa Sanpaolo.
Ieri il gruppo triestino ha co- municato di aver acquistato 510 milioni di azioni Intesa Sanpaolo. Si tratta di un pacchetto del valore di 1,1 miliardi di euro che andrà così a sostituire la vecchia posizione costruita nel capitale della banca. Generali ha infatti comunicato di aver avviato la procedura per terminare il prestito titoli sulla banca guidata da Carlo Messina.
pIl Leone, inoltre, «ha effettuato un’operazione in strumenti derivati collateralizzati per coprire totalmente il rischio economico collegato all’acquisto delle suddette azioni».
L’acquisto della quota in Intesa Sanpaolo rappresenta il primo passo da parte del Leone da inquadrare nell’ambito di una strategia difensiva di più ampio respiro contro operazioni non amichevoli come quella prospettava ormai un mese fa, ma senza sviluppi concreti, da parte di Intesa Sanpaolo. Un interlocutore, la banca guidata da Messina, con cui non si sarebbe aperto alcun canale di comunicazione, anche se i toni appaiono cambiati rispetto a qualche settimana fa. Su Ca’ de Sass «non ho fatto preclusioni», ha dichiarato ieri il presidente di Generali Gabriele Galateri di Genola parlando a margine di un convegno sulla corporate governance. «In generale ho detto che se ci fossero ipotesi di collaborazioni industriali valide che riflettono anche un po’ le regole del gioco della governance in termini di chiarezza e trasparenza, evidentemente le valuteremo». Il presidente di Generali ha poi voluto aggiungere che «ovviamente nell’ambito dello sviluppo del gruppo guarderemo tutte le forme di collaborazione che potranno presentarsi, purchè siano industrialmente valide e purchè viaggino nella prospettiva di quelli che sono i nostri cardini, di essere una azienda italiana, internazionale, innovativa e crea valore per i suoi azionisti». Per Galateri di Genola «questo discorso delle collaborazioni deve avvenire nell’ambito della chiarezza e della trasparenza e delle regole di governance. E su questo aspetto auspicherei che vengano finalmente fuori le regole che concernono il market abuse e che sono attese da tempo sul mercato italiano per dare a quello che ho appena detto quella chiarezza e responsabilizzazione che il mercato si aspetta sia da parte degli investitori, sia da parte degli emittenti». Un riferimento implicito, sembrerebbe, alle modalità di comunicazione di una eventuale operazione su Generali da parte di Intesa Sanpaolo.
Nessun commento, rispetto alle dichiarazioni di Galateri, è arrivato dalla banca di Messina.
Fin qui la questione delle alleanze ed eventuali operazioni straordinarie in arrivo. Sullo sfondo, un piano industriale, quello delle Generali che va a marcia spedita, ha spiegato il presidente di Generali sottoline- ando di essere «molto soddisfatto» del processo di realizzazione. «Evidentemente stiamo seguendo in maniera molto intensa la realizzazione del piano: sono molto soddisfatto di come le cose stanno andando avanti, Donnet sta facendo un ottimo lavoro nell’implementare il piano che sapete ha i suoi cardini nell’efficienza dell’azienda, nell’attenzione al cliente e nell’innovazione», ha dichiarato Galateri, ricordando che «abbiamo un appuntamento il 15 di marzo con il consiglio per il bilancio e a quell’epoca avrete tutte le illustrazioni, dichiarazioni, dimostrazioni del caso sull’attività dell’azienda nel 2016» e aggiungendo che in quella occasione «faremo il punto della situazione».
Ieri intanto in Borsa il titolo Generali è salito dello 0,54% mentre Intesa è scesa dell’1,2%.