Il Sole 24 Ore

Attesi dalle banche italiane aumenti per altri 15 miliardi

- R. Fi.

p «Abbiamo già votato contro questa ipotesi in Atlante 1 quindi penso sia abbastanza ovvio che non siamo favorevoli». Così l’a.d. di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, conferma la sua contrariet­à all’utilizzo dei fondi residui di Atlante 2 per l’ulteriore ricapitali­zzazione della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca. «Atlante - ha aggiunto - è stato creato con un duplice scopo, certamente quello di creare un backstop sui potenziali aumenti di capitale delle banche venete, e poi sappiamo come è andata e quindi abbiamo dovuto metterci molto di più, ma almeno il 30% era destinato agli Npl e siccome tutti parlano della necessità delle banche di utilizzare di più il mercato per la vendita, mi pare ovvio che Atlante debba perseguire quello scopo». «Perlomeno questa è la nostra idea e il motivo per cui noi abbiamo partecipat­o», ha proseguito.

Quanto all’ispezione Bce in corso sui crediti deteriorat­i di Banco Bpm, Castagna ha notato che «in realtà si concluderà molto più in avanti perché la fase molto più propedeuti­ca, l’ispezione on-site, c'è già stata, e poi c'è una fase di dialogo che non è ancora partita e che penso finirà per giugno».

Il banchiere ha comunque sottolinea­to che Banco Bpm ha «già tenuto conto nel nostro bilancio di quello che era venuto fuori» dall'ispezione «nei limiti di quello che era già stato comunicato sia a marzo che a maggio». «Avevamo detto che tutto l'aumento di capitale sarebbe stato destinato ad ulteriori accantonam­enti», ha ribadito. Banco Bpm, infine, è ancora in attesa della comunicazi­one dei target patrimonia­li per il 2017 a seguito della valutazion­e Srep della Bce.

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