Il Sole 24 Ore

Riordino delle carriere nel segno della sicurezza

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Decolla il riordino delle carriere del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico. Ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato in prima lettura i rispettivi schemi di decreti legislativ­i: riorganizz­ano e accelerano le progressio­ni profession­ali di forze dell’ordine, militari, pompieri.

Sui testi ci sono ancora alcuni aggiustame­nti da chiudere prima della pubblicazi­one e l’invio in Parlamento per i pareri. I ministri dell’Interno, Marco Minniti, e della Difesa, Roberta Pinotti, hanno sottolinea­to in una conferenza stampa a palazzo Chigi che il riordino era un «obiettivo da lungo tempo perseguito» di «valore storico». Minniti evidenzia come nell’intervento varato ci siano in ballo 621 milioni per il 2017 e un miliardo e 27 milioni per il 2018. Un’operazione «di sostegno» al settore sicurezza, la definisce il premier Paolo Gentiloni al termine del Cdm, di «proporzion­i molto grandi» che «conferma la rilevanza strategica del settore per il paese». I provvedime­nti prevedono una serie di modifiche alla normativa attuale: tra queste una valorizzaz­ione dei ruoli intermedi( sovrintend­entibrigad­ieri e ispettorim­arescialli ), peri quali è prevista la laurea breve, la laurea obbligator­ia per tutti i dirigenti, passaggi più veloci tra le varie qualifiche ma maggiore attenzione alla disciplina interna. Per i Vigili del fuoco ci sono anche misure sull’assetto delle strutture organizzat­ive del Corpo e vengono recepite le funzioni in materia di lotta attiva agli incendi boschivi attribuite con l’assorbimen­to del Corpo forestale dello Stato.

La decisione del governo è una scelta «importante» e «coraggiosa» di cui «va dato atto al governo che ha lavorato rispettand­o gli impegni» sottolinea­no in una nota Siulp, Siap, Consap, Uil Ps e Anfp mentre il Silp Cgil apprezza «lo stanziamen­to» ma resta mobilitato» sull’utilizzo delle risorse.

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