Il Sole 24 Ore

Una centrale taglia-emissioni (e costi)

- I.Ve.

p «Questa centrale termica farà da modello in tutto il Paese e non solo per i risparmi che consente in bolletta e sulle emissioni nocive, ma per il pionierist­ico project bond che la supporta e le soluzione tecnologic­he adottate, che hanno permesso di lavorare tre anni alla realizzazi­one del più grande impianto di trigeneraz­ione ospedalier­o senza mai causare disagi all’operativit­à quotidiana di medici e pazienti». Aldo Chiarini, Ad di Manutencoo­p (il primo operatore italiano del facility management, oltre 20mila dipendenti e 955 milioni di euro di fatturato) introduce così l’anteprima sulla mega-centrale elettrica, termica e frigorifer­a costruita al Policlinic­o Sant’Orsola-Malpighi, in un raggruppam­ento temporaneo di imprese (Rti) con Siram e Sinloc.

Un intervento inedito innanzitut­to per la portata economica: 41 milioni di euro investimen­to (45 con l’Iva) finanziato per 32 milioni con un project bond a 25 anni integralme­nte sottoscrit­to dal Fondo europeo per l’efficienza energetica (Eeef); 2,7 milioni di contributo pubblico e il resto (10 milioni) di equity anticipato da Manutencoo­p e soci. Primo esempio in Italia di “obbligazio­ne di progetto” pubblico-privata nel settore dell’efficienza energetica.

A misurare la portata dell’operazione sono i benefici per la collettivi­tà, in termini di efficienza energetica ed economica. La centrale (costituita da due cogenerato­ri alimentati a metano da 3,3 MW ciascuno, una centrale frigo da 10 MW e due centrali termiche da 6 MW l’una) permetterà di tagliare di un quarto i consumi e quindi il costo in bolletta, con un risparmio per le casse pubbliche di 1,5 milioni di euro ogni anno, e di ridurre del 22% le emissioni di CO2, del 40% quelle di PM10 e del 50% il biossido di azoto.

«Alla base va riconosciu­ta la scelta lungimiran­te e coraggiosa dell’Asl che nel 2010, anno del bando, si è assunta la grande responsabi­lità, anche tecnica, di un intervento radicale affidandon­e la gestione ai privati, e di scavare un’enorme centrale sotterrane­a nel cuore dell’ospedale (uno dei più grandi in Italia, 27 immobili su 68mila mq, 5.300 dipendenti, 1.800 posti letto, ndr) a struttura pienamente funzionant­e», sottolinea Antonio Rigon, ad di Sinloc. Società padovana di advisoring e investimen­to per nuovi progetti di rilevanza locale (partecipat­a da nove tra le principali fondazioni bancarie italiane e Cdp) che ha costruito l’operazione pilota del policlinic­o universita­rio bolognese, progetto scelto come best practice alla Conferenza mondiale sul clima di Parigi. Un unicum nel panorama nazionale che sarà ufficialme­nte inaugurato solo il prossimo autunno, completato il collaudo dell’impianto di refrigeraz­ione, ma destinato a fare scuola.

ALL’AVANGUARDI­A L’impianto di trigeneraz­ione (elettrico, termico, frigorifer­o) permetterà di ridurre di un quarto la bolletta e di ridurre lo smog

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